Nel 2007 il reddito disponibile per abitante in Liguria era di 21.137 euro, nel 2012 è sceso a 17.954. Sono i dati contenuti nel ventesimo rapporto sull’economia globale e l’Italia a cura del centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi e presentato ieri a Genova.
Dal rapporto emerge un cauto ottimismo basato sui numeri, eppure, come spiega il direttore della Banca Regionale Europea Luigi Rossi di Montelera, «La paura sta frenando spese e investimenti, nonostante ormai il peggio sia alle spalle».
Il reddito disponibile è una parte delle somme di denaro guadagnate nel corso dell’anno: la parte di cui le famiglie dispongono per le loro decisioni di spesa o di risparmio. Per calcolare il reddito disponibile occorre allora addizionare tutti i redditi incassati e poi sottrarvi i pagamenti che le famiglie hanno dovuto fare su tali redditi (principalmente le imposte e i contributi).
Nel 2007 la Liguria era al terzo posto in Italia dopo Emilia Romagna, Valle D’Aosta e Provincia di Bolzano, nel 2012 è stata superata da Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia.
«In Italia c’è un debito pubblico eccessivo – dice Giuseppe Russo, uno degli autori del rapporto – ma il deficit è sotto controllo, il sistema bancario è sano e saldo più di quello di alcuni partner, come per esempio la Gran Bretagna che ha dovuto nazionalizzare alcuni istituti. Abbiamo ancora la seconda manifattura d’Europa ed esportazioni in cui siamo secondi solo alla Germania. Le famiglie hanno risparmi significativi rispetto a quelle di altri Paesi, ma non spendono».
Per Russo la ripresa è possibile nei numeri e nelle cifre, ma servono ulteriori elementi messi in campo dalla politica e dall’impegno degli imprenditori, «anche dalla finanza e dai media: per tutta l’estate ho letto che, crollata la borsa cinese, sarebbero crollate anche quelle europee, invece non è accaduto. Bisogna prendere coscienza che il contagio finanziario non è importante».
Il rapporto indica anche come lo sviluppo dell’Africa possa essere la chiave di volta per il rilancio dell’economia mondiale.