«Siamo preoccupati per le notizie che ci stanno arrivando su Piaggio secondo le quali i vertici aziendali, su indicazione dell’azionista, avrebbero deciso la cassa integrazione di oltre 200 lavoratori impiegati nella business unit motori, quella maggiormente produttiva che genera ordini e quella sicuramente più strategica». Lo ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi, a margine della seduta del consiglio regionale in vista del vertice tra azienda e sindacati in programma per domani a Roma.
«Se la notizia venisse confermata – ha precisato Rixi – sarebbero a rischio sospensione le attività di manutenzione dei motori per il ministero della Difesa e i principali clienti motoristici mondiali come la P&W, Rolls Royce, Honeywell. La scelta di mettere in cassa oltre 200 lavoratori sarebbe imputabile alla necessità di ridurre i costi di personale conseguente alla crisi di liquidità dell’azienda che, nonostante le smentite di qualcuno, oggi rischia di creare forti danni alla tenuta occupazionale e in generale allo sviluppo del piano industriale. Nel mese di marzo l’azienda rischia di non avere i soldi per pagare gli stipendi generando una forte pressione sul ministero della Difesa».
«Speriamo – ha aggiunto l’assessore – che la matassa si dipani al più presto, ma chiediamo un intervento urgente del presidente del governo Renzi, che un anno fa era venuto a inaugurare lo stabilimento di Villanova, e del suo ministro alla Difesa Pinotti. La Regione sta facendo la propria parte accelerando il bando sulla ricerca che potrebbe consentire lo sblocco di 3 milioni di euro per Piaggio, ma è evidente che il nostro sforzo non basta ed è indispensabile una presa in carico di responsabilità da parte di chi evidentemente ha fatto delle scelte sbagliate portando l’azienda a una crisi di liquidità preoccupante. Se non ci sarà un intervento forte da parte del governo o della Cassa depositi e prestiti per la ricapitalizzazione, dovremo affrontare l’ennesima ristrutturazione aziendale e andare incontro al depotenziamento di Piaggio con un danno incalcolabile dal punto di vista industriale per la Liguria nonostante il prodotto drone generi un forte interesse».