L’indicazione dalla segreteria nazionale e regionale del Pd era di svolgere le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco di Savona il 20 di marzo. Durante l’assemblea cittadina del partito, invece, si è deciso di anticiparle di una settimana: saranno domenica 13 marzo.
Una scelta che, sulla carta, spiana la strada all’attuale vicesindaco Livio Di Tullio e mette i bastoni tra le ruote a Cristina Battaglia, privandola di prezioso tempo per farsi conoscere in città.
Uno strappo non da poco, che ha portato a scontri verbali e all’uscita dalla stanza dell’ex consigliere regionale Lorena Rambaudi, dell’assessore Luca Martino, di Massimo Fantoni e Federico Larosa.
«L’assemblea si è espressa sul 13 di marzo perché il 18 è la festa patronale – hanno fatto sapere Franco Lirosi, presidente dell’assemblea, e Barbara Pasquali, segretaria comunale del Pd – A partire da quel giorno iniziano le festività pasquali, con le relative vacanze scolastiche. La scelta è stata a larga maggioranza per incentivare al massimo la partecipazione».
Sembra invece confermato che Sel e Rinfondazione comunista andranno per la propria strada: non parteciperanno alle primarie di “coalizione” del Pd ma presenteranno un loro candidato in vista delle elezioni comunali savonesi. Idv e Udc si dicono invece disposti a riaprire il dialogo con il centro sinistra.