I contestatori della copertura del cantiere per lo scolmatore del Fereggiano, a Genova, che avevano presentato ricorso al Tar contro le dimensioni e la tipologia della struttura, hanno dato mandato ai propri legali, avvocati Alberto Marconi e Alessandro Manenti di rinunciare alla discussione della sospensiva. L’udienza era in calendario per domani 11 febbraio.
La decisione è stata presa in seguito alle assicurazioni fornite alla stampa dall’assessore comunale Gianni Crivello che la copertura è provvisoria. I proponenti del ricorso, comunque, «lasciano il ricorso pendente, e con riserva di chiederne al Tribunale la discussione nel merito nella malaugurata ipotesi che il Comune e la Ditta appaltatrice non tenessero fede ai propri impegni ed obblighi contrattuali».
In una nota stampa i contestatori «precisano, viste le notizie errate uscite ripetutamente sui media circa la vicenda, di non aver mai pensato di fermare i lavori dello scolmatore, neanche per un solo giorno, per una sola ora, per un solo minuto, opera ritenuta provvidenziale ed attesa troppo a lungo dalla Città. Bensì si preoccupano del rispetto dei tempi e delle clausole contrattuali al fine di restituire, una volta terminati i lavori, dignità a un’area sottoposta a duplice vincolo storico-paesaggistico dal Ministero dei Beni Culturali e dalla stessa Legge».
«È importante infatti – si legge ancora nel comunicato – che alla Città tutta venga garantito il ripristino tal quale del tratto di costa e spiaggia oggetto dei lavori e che non ci siano dubbi sull’utilizzo temporaneo della struttura di copertura al cantiere, riconsegnando così a tutti i Genovesi nella sua integrità, uno dei luoghi più amati e frequentati per bellezza e storicità. Questo gesto vuole essere un atto di fiducia nei confronti del Comune, da parte nostra e dei legali che continueranno comunque l’opera di monitoraggio e attenzione affinché alle dichiarazioni di programma pubblicamente effettuate corrispondano fatti concreti».