«Scegliere di non liquidare il Brignole e di tenerlo in vita è la via giusta e questo perché crediamo fino in fondo nella missione pubblica dell’Ente, anche perché da come un Paese tratta i soggetti più deboli, come gli anziani, si capisce il grado di civiltà di una società. Pertanto la realtà del Brignole che riunisce anche l’Istituto Doria di Struppa è da preservare perché il pubblico non può abdicare completamente a un suo ruolo fondamentale».
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della visita all’Istituto Doria di Genova Struppa insieme alla vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale, accompagnati dai commissari straordinari dell’Istituto Brignole Pietro Piciocchi e della Asl 3 genovese Luciano Grasso. Nel corso della visita presidente e vicepresidente hanno incontrato gli operatori socio-sanitari e gli ospiti della struttura che è transitata dalla liquidazione totale a un piano di risanamento che prevede anche un progetto di nuove residenze per anziani e di “condomini protetti”.
«Abbiamo appoggiato le scelte effettuate dal commissario – dice il governatore – nonostante le risorse limitate a livello nazionale. Crediamo che anche la sanità pubblica possa avere eccellenze importanti e che ci possano essere modalità per rendere compatibile l’assistenza con il taglio delle risorse che, anche quest’anno, il governo ha fatto attraverso la legge di Stabilità, penalizzando le rRegioni». Al presidente ha fatto eco la vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale che ha sottolineato l’idea condivisa recentemente dalla giunta regionale di mantenere una presenza pubblica all’interno dell’Istituto Doria affinché resti come un patrimonio della Regione Liguria.
«Potevamo optare per la dismissione e la totale liquidazione – sottolinea Viale – invece abbiamo scelto di effettuare un investimento, mantenendo l’ultima presenza pubblica all’interno dell’Ente che noi giudichiamo la strada vincente, sia per difendere i posti di lavoro, sia come luogo che può rappresentare l’unica soluzione per tante famiglie che altrimenti non saprebbero come fare perché non sono in grado di assistere i loro cari a casa. Per questo abbiamo chiesto al commissario straordinario di presentarci una programmazione e pianificazione da cui potremo
capire i costi. L’indirizzo politico è chiaro l’Istituto Brignole deve essere tutelato e difeso come prospettiva per la comunità e punto di riferimento per la qualità dell’assistenza agli anziani».