«Bene il trasferimento di Oncologia dal Felettino al Sant’Andrea, ma ora servono nuove risorse e più posti letto». A dirlo sono la capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Raffaella Paita e il consigliere del Pd Juri Michelucci, che questa mattina erano presenti al termine del trasferimento del nuovo reparto dell’ospedale spezzino dove hanno incontrato il primario Carlo Aschele.
«Il trasloco – spiegano i due esponenti del Partito Democratico – si è concluso nei tempi previsti: un buon risultato raggiunto grazie al grande impegno della direzione della Asl e dell’ospedale nelle sue varie articolazioni, a cominciare dal primario Carlo Aschele; ma soprattutto a seguito dello straordinario impegno profuso da medici e infermieri, che si sono adoperati molto per portare a termine questo trasloco, lavorando persino il primo dell’anno affinché i tempi fossero rispettati e i pazienti non patissero disagio».
Questo trasferimento, però, precisano Paita e Michelucci è solo un primo passo. «Dal punto di vista organizzativo – sottolineano i due consiglieri regionali del Pd – l’Oncologia del Sant’Andrea necessita di alcune migliorie. Prima di tutto bisogna aumentare il numero dei posti letto, che al momento sono soltanto 4, visto che serve un rapporto più flessibile tra il numero dei letti e quello dei malati oncologici. Poi bisogna mettere degli ambulatori al terzo piano del padiglione 6, per migliorare il servizio. E insieme a tutto questo serve anche un ampliamento della dotazione organica del nuovo reparto di Oncologia, con medici, infermieri e specialisti». Una battaglia, per Paita e Michelucci che «va di pari passo a quella per l’hospice della Spezia, che non deve essere antitetico alla struttura di Sarzana».