Sono solo 3 i Comuni liguri classificati come area A urbana e periurbana: Imperia, Genova e La Spezia. 123 i Comuni delle cosiddette aree C, ossia aree rurali intermedie. Ben 109 i Comuni delle aree D, ossia aree rurali con problemi di sviluppo. Sono proprio queste ultime due categorie a essere il campo di applicazione di uno dei primi bandi del Psr, il piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Liguria.
Un milione a disposizione dei Gal (Gruppo di azione locale) già esistenti o nuovi partenariati che si candidano a realizzare una strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo. Si tratta di un bando necessario (qui i dettagli) perché risultano particolarmente complessi gli adempimenti necessari per l’avvio dei bandi tramite le procedure informatiche previste per l’attuazione del Psr, ma anche gli altri adempimenti preliminari previsti dal piano, a partire dalla definizione dei criteri di selezione, dal manuale sulla definizione delle spese ammissibili, ma anche la definizione delle eventuali penalità, riduzioni ed esclusioni delle operazioni.
Per questo sono state previste delle attività preparatorie alla selezione delle strategie di sviluppo locale.
Questo sostegno preparatorio alla definizione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo consiste in diverse attività: nell’informazione dei soggetti locali interessati; nell’animazione del territorio; nella progettazione della strategia di sviluppo locale, inclusa consulenza e azioni legate alla consultazione delle parti interessate ai fini della preparazione della strategia; nella costituzione del partenariato; nelle attività amministrative di supporto alle precedenti.
Gli ambiti di intervento sono molti, le strategie possono essere concentrate su un massimo di tre fra i 15 indicati nell’allegato al bando (tra gli altri sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi locali, turismo sostenibile, riqualificazione urbana, contrasto all’abbandono del territorio).
Le operazioni possono essere elaborate su scala locale, su progetti integrati, pilota o di cooperazione.
L’intensità del sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile, nei limiti del 5% del costo totale della strategia di sviluppo locale e comunque per un importo non superiore a 200 mila euro.
Le spese ammissibili riguardano quelle relative a iniziative di formazione e informazione rivolte alle parti interessate locali; per studi dell’area interessata; spese relative alla progettazione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo, incluse consulenza e azioni legate alla consultazione delle parti interessate ai fini della preparazione della strategia; spese amministrative di un’organizzazione che si candida al sostegno preparatorio nel corso della fase di preparazione; spese relative al sostegno a piccoli progetti pilota.