La Regione fa quadrato sul lotto 6 di Collette Ozotto (Sanremo-Taggia) e punta sul futuro impianto di separazione e biodigestore di Colli, project financing già affidato alla ditta Idroedil (proprietaria della discarica che serve la provincia di Imperia). È quanto emerge dal sopralluogo di stamattina dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone.
«L’attenzione alla salute pubblica è la priorità – dice Giampedrone – ma siamo al fianco di chi lavora per dare una soluzione, sia temporanea che definitiva, allo smaltimento dei rifiuti in tutta la regione. Dobbiamo dotare ogni territorio della necessaria impiantistica». Come indicato dal titolare di Idroedil Massimo Ghilardi e dall’amministratore delegato Sergio Tommasini, «l’ultimo lotto in costruzione sarà pronto entro marzo-aprile. Lo sbancamento avviene in sicurezza, senza uso di esplosivi».
A oggi i rifiuti imperiesi vengono conferiti in discarica ma, dopo il cosiddetto tritovagliamento, solo la parte umida rimane sulle colline sanremesi. Il resto finisce fuori regione: Piemonte, Toscana, Emilia Romagna.
Presenti anche gli amministratori pubblici imperiesi, tra gli altri il presidente della Provincia Fabio Natta, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e il sindaco di Taggia Vincenzo Genduso. Due città dove la protesta degli abitanti della zona intorno alla discarica è diventata un vero e proprio movimento d’opinione, e che in tempi recenti hanno fatto dietrofront sulle decisioni adottate per larga maggioranza in ambito provinciale. Questa la linea di Biancheri: «Sul lotto 6 ci siamo presi l’impegno di fare l’analisi dell’acqua. Attendiamo comunque i risultati dello studio condotto dall’Asl e Istituto Tumori di Genova per essere sicuri che non ci siano situazioni di allarme sanitario, risultati che dovrebbero ormai arrivare entro gennaio. Al momento non ci sono aspetti giuridici ostativi. Sul biodigestore andremo avanti ma chiederemo modifiche e rassicurazioni, in particolare sulla discarica perché credo che su questa collina si sia scavato anche troppo».
Anche il sindaco di Taggia Genduso non spende più, ormai, troppe energie nella battaglia contro il lotto 6. Diverso il discorso sull’impianto di biodigestione: «Crediamo in questo tipo di impianto. Siamo per la progettazione pubblica e la creazione di un soggetto pubblico gestore della discarica. Possiamo farlo perché sentenze del Consiglio di Stato indicano che non saremmo tenuti a pagare nessuna penale al privato che ha già iniziato la progettazione, secondo il suo rischio d’impresa». Ma a sentire Idroedil la spesa finora quantificata di progettazione è di circa 1 milione e 400 mila euro, cifra che la società evidentemente non esiterebbe a rivendicare. L’imprenditore Ghilardi avanza poi un’altra questione: «Mi preoccupa la raccolta differenziata. Mi spiego: prima si fa la base, l’impianto di pretrattamento, poi si comincia a differenziare. Ma di questo impianto non sento mai parlare».
Dubbi sono stati avanzati sulla fattibilità di terminare l’impianto provinciale definitivo di Colli e di metterlo in funzione entro tre anni: «La Regione – ribadisce Giampedrone – è al fianco delle province, come Imperia, che lavorano per risolvere i problemi. A chi vuole ripartire da zero rispondo che di parole ne sono state fatte troppe, senza risultati».
Il sopralluogo dell’assessore è poi terminato in Comune a Taggia dove è si è svolto l’incontro con il movimento delle “Mamme contro il lotto 6”.