«Dal 21 dicembre è scattato l’obbligo da parte dell’Unione Europea di dotarsi della certificazione fitosanitaria, il passaporto che accompagna la pianta durante la commercializzazione, previa iscrizione al registro unico regionale dei produttori, per le imprese agricole che coltivano piante aromatiche». L’invito dell’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai è rivolto dunque alle aziende non ancora registrate affinché provvedano a farlo.
«La Regione è pronta a implementare il numero degli ispettori sanitari, preposti ai controlli in azienda, per velocizzare le pratiche, venire incontro nel minor tempo possibile alle richieste e poter consentire alle aziende liguri produttrici, principalmente localizzate nella piana di Albenga, di poter commercializzare i propri prodotti», aggiunge Mai.
«Abbiamo elaborato un progetto, al vaglio degli uffici – spiega – per aumentare il numero degli ispettori sanitari sul territorio e stiamo valutando anche il coinvolgimento del personale in forza ad alcuni enti strumentali della Regione come l’Istituto regionale di floricoltura. Il nostro sforzo punta a dare risposte celeri ed efficaci alle imprese che dovranno dotarsi obbligatoriamente del passaporto per poter continuare a mettere i propri prodotti sul mercato».