Nessun ridisegno del nuovo waterfront genovese a Levante, nessun nuovo affaccio sul mare della città, nessuna nuova torre piloti. Tutto come prima. Al massimo, un nuovo centro commerciale Coop nella zona da riqualificare. È quanto temono gli esponenti del Comitato SìBluePrint, dopo avere appreso delle proroghe concesse ai circoli nautici.
«In qualità di Comitato a favore del Blue Print – si legge in una nota – esprimiamo la nostra viva preoccupazione a fronte delle ultime notizie sul destino del progetto di Renzo Piano. Apprendiamo infatti che, in attesa della decisione del giudice amministrativo sul ricorso presentato al Tar dai circoli nautici, l’Autorità Portuale avrebbe concesso il temporaneo rinnovo, per un anno, della concessione per il Porticciolo Duca degli Abruzzi ai circoli nautici».
«Questa proroga – si legge ancora nella nota – insieme a quella di quattro mesi delle concessioni alla società “I Saloni Nautici” – rischia di fare il gioco di chi non si vuole assumere la responsabilità di decisioni coraggiose per il futuro di Genova. Le ultime dichiarazioni del vicesindaco Bernini ne sono la conferma. A questo si aggiungano l’inerzia della Regione e del Comune, che a oggi non hanno ancora firmato l’annunciata intesa con l’Autorità Portuale per modificare il vecchio accordo di programma sulla Fiera. Per quanto attiene ai finanziamenti, gli enti, come già in più occasioni affermato, devono impegnarsi per avere dal Governo il via libera per utilizzare i 70 milioni che l’Autorità Portuale avrebbe dovuto investire su Cornigliano (aree ex Ilva) e che invece possono essere impiegati per l’abbattimento dell’ex Nira».
«Chi – chiedono gli esonenti del Comitato – vuole fermare il Blue Print? E perché? A settembre i rappresentanti delle tre maggiori istituzioni cittadine – Doria, Toti e Merlo – hanno accettato formalmente la donazione del Blue Print, impegnandosi a dare vita al progetto che non solo ridisegnerà il waterfront di Genova, ma sarà decisivo per il mondo del lavoro e consentirà alle riparazioni navali di avere un fondamentale e imprescindibile sbocco per le attività che richiedono spazi sempre più ampi per restare competitive».
Secondo il Comitato, «ora è il momento di fare chiarezza. Vogliamo sapere dal sindaco Doria qual è la posizione della giunta su questo tema così importante: Genova e i suoi cittadini hanno il diritto a risposte chiare e definitive. Auspichiamo che la posizione del vicesindaco sia solo la posizione minoritaria di chi, fin dall’inizio, ha remato contro al progetto, in evidente contrasto con quanto ha sempre dichiarato il sindaco Doria. Vorremmo inoltre sapere se il presidente Toti intende impegnarsi a favore del BluePrint o preferisce lavarsene le mani. I cittadini genovesi riuniti nel Comitato SìBluePrint chiedono a gran voce che il sindaco, il presidente della Regione e il commissario dell’Autorità Portuale si assumano la responsabilità di rimuovere gli impedimenti e di annullare le proroghe, in modo che il progetto possa partire secondo i tempi previsti».
«Se l’Autorità Portuale – precisa il Comitato SìBluePrint – indicesse il bando quanto prima, i lavori potrebbero partire nel 2016. Una proroga di quattro mesi bloccherà la nascita della torre piloti. Ancor più grave, la proroga di un anno ai circoli nautici bloccherà il primo lotto di lavori per l’ampliamento dei bacini dei cantieri. Le elezioni per il rinnovo del sindaco sono ormai alle porte, il 2017 è vicino, e il rinnovo della concessione deciso dal commissario rischia di affossare inesorabilmente il progetto BluePrint. Non ci sono motivi validi per cui la città debba rinunciare al suo futuro, alla sua crescita, al suo sviluppo. Non ci sono motivi validi per fermare il BluePrint. Gli unici motivi possono essere motivi di parte, legati a interessi di una minoranza che vuole bloccare ancora una volta la città e il futuro di tutti i genovesi. Ogni giorno di ritardo sulla realizzazione del Blueprint è un giorno perso per il futuro di Genova».