A sei mesi dalle elezioni comunali, nel Pd savonese si respira un’aria di tempesta.
Sono quattro i potenziali candidati del centro sinistra in corsa per la poltrona di sindaco: Livio Di Tullio, attuale vicesindaco, Maurizio Maricone, ex presidente di Ata e Tpl, Barbara Pasquali, segretario cittadino del partito, e Tiziana Saccone, responsabile comunale del settore Ambiente.
Tanto in consiglio comunale quanto sui social network si può già assistere alle prime scintille. Il più vulcanico è Di Tullio, amministratore dotato di notevole grinta, con un passato da segretario generale della Cgil savonese e segretario provinciale della Fiom. Nelle ultime due giunte guidate da Federico Berruti ha ricoperto il ruolo di assessore all’Urbanistica e vicesindaco; il problema è che l’idillio con il sindaco uscente è ormai tramontato. Le parole di Di Tullio nella sua ultima chiamata alle armi su Facebook ne sono la prova.
«Io rispetto i partiti e soprattutto il mio – ha scritto – Ma se i partiti della sinistra, nelle loro guerre infinite pro o contro il governo, preferiscono consegnare Savona a chi non è in grado di amarla e di darle un futuro, è una responsabilità loro. Non mia, non dei tanti cittadini che amano prima di tutto la nostra città».
Il sospetto è che sia proprio Berruti ad appoggiare la candidatura alternativa del commercialista Maurizio Maricone: una figura che lo stesso sindaco, nei suoi anni di amministrazione, ha messo alla guida prima di Ata (l’azienda partecipata del Comune che si occupa dello smaltimento rifiuti), poi di Tpl (trasporto pubblico).
Il terzo nome sul piatto è quello di Barbara Pasquali, 46 anni, avvocato civilista e attuale segretario cittadino del partito. Insieme a Berruti, è stata la prima, anni fa, a coordinare i primi comitati renziani della provincia e a partecipare alla seconda Leopolda.
La quarta alternativa si chiama Tiziana Saccone. Per anni è stata dirigente dei Pds-Ds. Durante l’ultima amministrazione Berruti ha ricoperto il ruolo di responsabile comunale del settore Ambiente e ora chiede a gran voce che si svolgano le primarie.