Presentata oggi all’Istituto regionale per la floricoltura di Sanremo la conclusione del progetto “Ecolego”, rete di comunicazione fra aziende e istituti di ricerca italiani e francesi, con la controparte dell’Inra, Istituto nazionale di ricerca in agricoltura di Antibes.

Con il progetto Ecolego è stato realizzato un data-base sulla situazione fitosanitaria del territorio che supporta le strategie territoriali di difesa colturale, un servizio di moltiplicazione in vitro a supporto dello sviluppo di nuovi prodotti dell’imprenditoria, uno di assistenza tecnica a supporto delle imprese e delle strutture commerciali del territorio, un servizio di nematologia che è disponibile, attraverso la rete creata, nelle strutture dell’Inra. Infine un servizio di assistenza per la creazione di gruppi di prodotto transfrontalieri orientati a prodotti innovativi e nei quali è attiva un’interazione pubblico-privata e uno strumento per attività formative rivolte alla formazione professionale post-scolastica per l’incentivazione dell’occupazione giovanile. Ecolego è realizzato con i fondi di cooperazione transfrontaliera 2007-2013.
L’Irf, che opera a Sanremo, percepisce una quota di finanziamenti regionali, una legata ai progetti passati, in corso e futuri, e possiede risorse proprie grazie ai servizi che realizza per le aziende.

Vero e proprio biglietto da visita dell’Irf il successo della moltiplicazione in vitro del ranuncolo, fiore più rappresentativo del comparto floricolo ponentino. «Servizi che offriamo in collaborazione con aziende florovivaistiche, in particolare il settore delle cactacee e piante grasse», spiega Margherita Beruto, direttrice dell’istituto.
Un settore ancora di nicchia ma florido e in espansione. L’Irf è anche ibridatore di varietà di elleboro, rosa di Natale e rosa di Pasqua: «Una varietà si chiama “Francesco” ed è stata dedicata al pontefice», spiega la direttrice Beruto.
«Purtroppo oggi siamo in sofferenza – spiega la direttrice dell’Istituto – a causa del procrastinarsi di progetti con cui portiamo avanti le nostre attività e che garantiscono le risorse per mantenere il nostro organico». Trenta persone impiegate dall’Irf di Sanremo, di cui però «solo undici sono in organico. Gli altri sono precari, per alcuni di loro c’è il rischio concreto di una sospensione dei contratti».
L’Irf, insieme alle realtà liguri e francesi, parteciperà ai bandi Interreg 2014-2020. La scadenza per la presentazione dei progetti è per il prossimo gennaio. Assi Alcotra e Mediterraneo. «Uno entro il 15 di gennaio, due il 29 gennaio», dice Margherita Beruto.

L’Irf lavora a stretto contatto con le altre eccellenze locali. Il Crea di Sanremo ha assorbito il Cra-Fso e l’Inea (Centro di ricerca in agricoltura e specie ornamentali e Istituto nazionale di economia agraria). Hanno sede a Sanremo anche il Centro regionale dei servizi in floricoltura, Distretto florovivaistico e ovviamente il Mercato dei fiori, gestito dalla multiservizi comunale Amaie Energia. Ad Albenga ha sede il Cersaa (Centro di sperimentazione e assistenza agricola). L’Irf collabora anche con il servizio fitosanitario regionale, attualmente impegnato nel contrasto al punteruolo rosso, cinipe del castagno ed altri virus, batteri, “nematodi” e relativi vettori nocivi per le colture liguri enel monitoraggio della Xylella fastidiosa.