Quando quindici anni fa Massimo Gagliolo prende le redini della storica azienda famigliare albenganese, Floricoltura Gagliolo vive una seconda giovinezza. Una decina gli occupati totali, considerando i periodi in cui la produzione raggiunge il picco, sui circa tre ettari di terreno a disposizione nelle piane d’Albenga.

«Produciamo soprattutto erbe e piante tipiche della Liguria – spiega Cinzia Milani, dell’Ufficio vendite Italia dell’azienda – Quindi aromi, in vasi di vari diametri, ma anche fioriture mediterranee. In questo periodo ci concentriamo anche sui fiori tipici invernali: ciclamini e stelle di Natale, la cui vendita sta andando piuttosto bene». Core business dell’azienda, che punta a chiudere l’anno sul milione di euro di fatturato, sono proprio le piante aromatiche, circa 10 milioni di esemplari ogni anno. Se qualche piantina viene acquistata da alcune piccole aziende locali, la maggior parte della produzione è a ciclo chiuso: «Produciamo tutto in casa – descrive Milani – utilizzando la procedura da talea: la semina non si usa più».

Colture decisamente condizionale dal caldo torrido dell’estate e dalle alte temperature che sono proseguite anche nell’autunno, lasciando intendere un inverno mite alle porte: «Le piante sono piuttosto avanti rispetto alle tradizionali tempistiche – spiega – ma finora è tutto gestibile, sperando che non arrivi improvvisamente il gelo». Di certo nulla di paragonabile al clima dello scorso anno, quando le alluvioni hanno provocato ingenti danni alla produzione (ma non solo) dell’azienda floricola: «Abbiamo subito anche pesanti danni strutturali: l’azienda ha aderito al bando per il risarcimento, ma finora non abbiamo ancora ricevuto alcuna risorsa», commenta Milani.
Danni che si sono aggiunti a un periodo di crisi che ha colpito pesantemente tutta la filiera floricola del Ponente ligure. Ma da quest’anno si prova a guardare a un futuro più roseo e i numeri sembrano confermarlo: il fatturato registra un leggero aumento rispetto al 2014 e le vendite sono in ripresa, soprattutto per ciò che riguarda il mercato interno.
Sono i negozi e i grossisti gli interlocutori a cui si rivolge Floricoltura Gagliolo: «All’estero commercializziamo soprattutto con l’Europa – racconta Milani – e principalmente Germania, Francia, Polonia, Belgio e Regno Unito».