In Liguria sono aumentati tutti gli indicatori di povertà o esclusione sociale relativi al 2014 rispetto al 2013. Lo rileva l’Istat nel rapporto su reddito e condizioni di vita degli italiani. Su 100 liguri nel 2013 erano 23,4 quelli a rischio povertà o esclusione sociale, nel 2014 sono saliti a 26,5.
Anche il dato sul rischio di povertà è in aumento: 15,6 persone ogni 100 abitanti nel 2013, 16,6 nel 2014. Salgono anche gli indicatori di grave deprivazione (12,7 contro gli 8,1 del 2013) e di bassa intensità lavorativa (9,4 nel 2013, 10 nel 2014).
Tra le regioni del Nord la Liguria è quella messa peggio e anche rispetto a quelle del Centro ha indicatori più alti.
Per quanto riguarda il reddito familiare al netto e al lordo dei fitti imputati (la componente figurativa di reddito derivante dalla proprietà della abitazione in cui si vive, il cui valore è stimato dallo stesso proprietario in base al prezzo che, a suo parere, sarebbe necessario pagare per vivere in affitto nella propria abitazione) la Liguria è a quota 28 mila e 34 mila euro, fanno peggio solo Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
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