Bocciato il Piano casa della Regione Liguria dal Cal, il Consiglio delle autonomie locali coordinato da Anci Liguria, l’associazione dei Comuni liguri. Il parere del Cal non è vincolante ma gli avversari della giunta Toti esultano.
«Certo è – scrivono alla Spezia in un comunicato congiunto il sindaco Massimo Federici, il vicesindaco Cristiano Ruggia e il consigliere presidente della commissione Urbanistica Paolo Carro – che ora l’iter in commissione e in consiglio regionale per la giunta Toti sarà più arduo perché dovrà tenere conto del voto contrario del Cal e quindi della maggioranza delle autonomie locali liguri».
Marco Scajola, assessore regionale all’Urbanistica, replica: «noi andiamo avanti sereni».
«Oggi il Cal – dichiara Scajola a Liguria Business Journal – ha scritto una brutta pagina di vecchia politica. Ha vinto la vecchia nomenclatura partitica che teme di perdere potere sul territorio. La sinistra, il Pd , attraverso i Comuni di Genova e La Spezia, hanno orchestrato un teatrino per orientare il voto ma bisogna tenere presente che Anci Liguria ha espresso un parere favorevole sul Piano casa».
In effetti Anci nei giorni scorsi aveva convocato la commissione urbanistica, si era impegnato in un lavoro di regìa per trovare un punto di accordo tra le varie amministrazioni e si era presentato oggi con un parere favorevole, sia pure condizionato da osservazioni.
«Osservazioni in gran parte condivisibili e recepibili – commenta Scajola – invece il Cal ha voluto esprimere un voto negativo, e si è spaccato. Su 27 votanti 13 hanno approvato la proposta di Bernini che bocciava il Piano, 10 hanno votato no e 4 si sono astenuti. In totale, su 27 non si sono dichiarati contrari in 14.
«Noi comunque andiamo avanti sereni – conclude l’assessore – ci confrontiamo con i cittadini, con il territorio, vediamo che il Piano casa è capito dalla gente, e con Giovanni Toti stiamo costruendo una nuova Liguria, libera dalla partitocrazia».