Advisor e Creditis dovrebbero essere i principali argomenti discussi nel cda straordinario di Banca Carige convocato per questa mattina alle 11.30.
Il presidente Cesare Castelbarco Albani e l’ad Pierluigi Montani in luglio avevano ricevuto dal board della banca l’incarico di individuare l’advisor che assistesse Carige nel valutare lo scenario in vista di eventuali acquisizioni o aggregazioni. Avviato con successo il processo di risanamento, la banca ligure si sente pronta a partecipare senza timori al risiko dei prossimi mesi. Gli adivisor potrebbero essere due, uno italiano e uno straniero. Per quello italiano negli ambienti finanziari si fa il nome, con insistenza, di Mediobanca. Lo straniero è più difficile da identificare, si parla di Jp Morgan, Merrill Lynch e, meno probabili, Rothschild e Ubs.
Creditis, la società di credito al consumo, potrebbe percorrere lo stesso cammino della private bank Cesare Ponti, messa sul mercato nel momento di maggiore difficoltà e poi ritirata, lo scorso settembre, dopo il riuscito aumento di capitale e il miglioramento di situazione e prospettive. Su Creditis è in corso da oltre un anno una trattativa con il grosso fondo di investimenti Apollo. Sembra che le parti non trovino un accordo sul valore della transazione. Il cda di Carige potrebbe decidere di tenere la società in portafoglio.