È una Liguria sempre più dolce. Negli ultimi sei anni la produzione di pasticceria fresca nella nostra regione è aumentata progressivamente passando dalle 5 imprese attive nel secondo semestre 2009 alle 67 del secondo semestre 2015. Lieve calo invece per la produzione di pasticceria secca, che ha visto diminuire il numero di imprese attive di una decina di unità (da 59 alle 48 attuali). Segno meno anche per il commercio al dettaglio nel settore: delle 107 imprese del 2009 ne sono rimaste 94.
A dirlo sono gli ultimi dati Infocamere diffusi da Focus Studi che evidenziano anche una complessiva crescita degli addetti nel settore negli ultimi sei anni: si è passati dagli 882 del 2009 agli attuali 1.005. Come conseguenza della crescita imprenditoriale del comparto, il vero boom di occupazione si è registrato tra gli addetti alla pasticceria fresca, passati dai 38 di sei anni fa ai 265 di oggi. Calo del 7% nella produzione di biscotti e fette biscottate e -1,3 dell’occupazione nel commercio.
Negli anni post crisi sono aumentate vertiginosamente le ore concesse di cassa integrazione guadagni. Dalle 26.744 ore del 2009 si è passati alle 208.783 del 2013, calate poi nel 2014: 165.515 ore totali, suddivise tra le 129.132 degli operai e le 36.383 degli impiegati.
Quasi 40 milioni di euro il valore della produzione 2014 nel settore: il grosso (33,8 milioni, in crescita negli ultimi tre anni) deriva dal comparto della pasticceria secca e dei prodotti dolciari conservati, che nel 2014 ha generato un utile di 374.492 euro (in calo rispetto ai 544 mila euro del’anno precedente).In crescita invece il valore aggiunto, pari a 11,6 milioni.
Inferiore il giro d’affari generato dal comparto della pasticceria fresca: 5,3 milioni il valore della produzione, utile a quota 1,2 milioni di euro. Dopo la risalita nel 2013 a 32 mila euro (il 2012 si era chiuso con un -315 mila euro), il valore aggiunto 2014 torna a calare a quota -10.685 euro. Aumentato, in entrambi i settori, il costo del personale.