Parte oggi da Imperia la campagna di Legambiente Liguria sul dissesto idrogeologico. Una mobilitazione che toccherà otto località liguri per sensibilizzare e informare i cittadini in vista del Congresso dell’associazione.
«Nell’anno internazionale dei suoli proclamato dall’Onu – commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – è importante sottolineare l’importanza di questa risorsa che continua a essere consumata. La cementificazione, l’impermeabilizzazione, l’erosione, le cattive pratiche di gestione dei suoli ne hanno deteriorato in modo irreversibile un terzo in tutto il pianeta. In Liguria una scorretta gestione dei suoli si intreccia drammaticamente con il dissesto idrogeologico sempre più evidente e accentuato sui nostri territori dove vive a rischio frana e alluvione il 20% della popolazione».
Le tappe previste dalla campagna di Legambiente, dopo quella di oggi a Imperia, saranno domani a Taggia, il 26 ottobre a Sarzana, il 30 a Lerici. Lunedì 2 novembre tappa a Cairo Montenotte, il 3 a Genova, il 6 a Chiavari e il 13 nuovamente a Genova con una giornata interamente dedicata ai nuovi rischi ambientali. Tra gli obiettivi dell’iniziativa itinerante viene richiesta alla Regione Liguria la creazione di un Fondo per la messa in sicurezza del territorio, la formazione per l’autoprotezione dei cittadini, il sostegno ai commercianti, artigiani e agricoltori, gestito in maniera trasparente e alimentato da una parte dei proventi dei pedaggi autostradali della Liguria e orientando i miliardi destinati alle grandi opere come Gronda e Terzo valico. Questa richiesta, sostenuta anche da Riparte il futuro, Libera, Gruppo Abele, ha ottenuto più di 30 mila firme sulla piattaforma on line change.org.
Il programma di oggi prevede alle 21,15 al Circolo Arci Camalli di via Bastioni di Mezzo 6, la proiezione del docufilm “Il suolo minacciato” del regista Nicola Dall’Olio, prodotto da Lagambiente e WWF che attraverso le testimonianze di Luca Mercalli, Carlo Petrini e Wolfgang Sachs mette in evidenza come il suolo agricolo non sia un supporto inerte per case e infrastrutture ma un sistema indispensabile alla vita dell’uomo, non solo per fini alimentari. Seguirà dibattito.