Parte da Genova la raccolta differenziata innovativa dei piccoli Raee, Rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche. I piccoli elettrodomestici rotti, vecchi o semplicemente da buttare sono i protagonisti dell’iniziativa Weenmodels, il progetto europeo che ha preso avvio in forma sperimentale nel municipio della Val Polcevera e che, dal 2016, sarà esteso a tutta la città.

«Lo scopo è trovare nuovi canali di differenziata − commenta Marco Castagna, presidente Amiu − anche per quei piccoli elettrodomestici spesso dimenticati dal circolo virtuoso della differenziata».
Il progetto, presentato nel 2013 dal Comune di Genova insieme ad Amiu e altri partner, ha ottenuto, con altri 40 in Italia, un finanziamento europeo nell’ambito del programma Life + 2012 pari a quasi il 45% dei due milioni di euro investiti.
Nelle prossime settimane un centinaio di attività commerciali della val Polcevera scelte tra venditori di elettrodomestici, ferramenta, negozi di giocattoli, orologiai e farmacie saranno coinvolte in un servizio di informazione porta a porta Amiu, per accogliere nei loro spazi un contenitore personalizzato dove i cittadini potranno consegnare i loro apparecchi elettronici fuori uso.
«Forte la collaborazione con le associazioni di categoria e ora si tratta di scendere ancora più nel dettaglio per coinvolgere i singoli commercianti», spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Italo Porcile.
A Genova, dove sono presenti cinque isole ecologiche, ogni abitante differenzia in media 5 chili di Raee all’anno, quando la media più virtuosa si attesta a circa 7 chili. In Italia su 741 mila tonnellate di apparecchiature prodotte, sono 232 mila quelle che finiscono nei circuiti del riuso e del riciclo, mentre in Europa su 9,5 milioni di tonnellate di prodotti elettronici sono 3,3 milioni quelli che vengono riciclati.
In pratica, su 100 piccoli elettrodomestici di lunghezza inferiore ai 25 cm comprati, solo 13 vengono recuperati: un numero esiguo considerando che tutti i Raee, se non opportunamente trattati, diventano pericolosi per l’ambiente perché contengono anche sostanze tossiche.
Il progetto è anche sotto osservazione del ministero dell’Ambiente: proprio per l’innovativo modello proposto, Weenmodels potrebbe essere esportato anche in altre realtà cittadine.