Crescita costante fino al 2011, poi la diminuzione (a un tasso medio dell’1%) fino a toccare un livello inferiore al 2005. Questo, in estrema sintesi, l’andamento nel lungo periodo delle imprese liguri secondo i dati Infocamere elaborati e diffusi da Focus Studi Genova (Camera di Commercio di Genova). Lo studio analizza l’andamento imprenditoriale della Liguria negli ultimi quindici anni: a fine periodo lo stock di imprese attive è pari a 137.515, a fronte di 133.120 realtà registrate al 30 giugno 2000, con una crescita del 3,3%.

La crisi ha colpito in misura diversa la province: le due di Ponente sembrano essere state maggiormente penalizzate rispetto a Genova e La Spezia. Al 30 giugno 2015 la performance migliore risulta quella del capoluogo: posto l’indice 100 come partenza per l’anno 2000, il valore sale in quindici anni fino a 108,1. Segue La Spezia con 106,2, mentre il contrario avviene per Savona che chiude il periodo con un indice pari a 97,6 e per Imperia con l’indice del 2015 inferiore di 6 punti alla base (94).

Andamento particolare per ciascuna provincia: nel caso di Genova, il picco si è registrato nel 2012 (confermando il ritardo con cui normalmente la provincia reagisce al ciclo), con un indice pari a 109,9. Imperia ha raggiunto il massimo (104) nel 2008, La Spezia nel 2011 con l’indice più elevato a livello provinciale (110,3) e Savona nel 2010 con un dato pari a 104,1.
L’analisi di Focus Studi prende in esame anche l’andamento in 225 Comuni su 235, considerando anche la suddivisione per Sll, Sistemi locali del lavoro, 14 in tutta la Liguria: 4 in provincia di Genova (Chiavari, Genova, Rapallo e Sestri Levante), 4 in provincia di Imperia (Diano Marina, Imperia, Sanremo, Ventimiglia), 2 in provincia della Spezia (La Spezia e Levanto) e 4 in provincia di Savona (Albenga, Cairo Montenotte, Finale Ligure e Savona).
In provincia di Genova un solo Sll presenta un andamento migliore di quello provinciale, determinandone così il trend: si tratta proprio di quello del capoluogo che, grazie al proprio peso (75,7% del totale) spiega l’andamento complessivo con il massimo nel 2012 e l’indice al 2015 pari a 110,7.
Anche nell’imperiese, così come in provincia di Genova, un solo Sistema locale del lavoro (quello di Imperia) presenta un andamento migliore di quello provinciale (e di quello regionale): il Sll Imperia è quello che nel corso dei 15 anni considerati presenta la performance migliore a livello ligure, con un massimo superiore a 117 nel 2012 e un aumento complessivo delle imprese pari al 10,9% tra il 2000 e il 2015.
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Nello spezzino, entrambi i Sistemi locali del lavoro presentano un trend migliore rispetto a quello complessivo regionale e in linea con il trend provinciale, con l’unica differenza che, nel caso del piccolo Sll di Levanto (944 imprese) le oscillazioni sono più evidenti, con una decelerazione ben più accentuata rispetto a quello della Spezia a partire dal 2012. Sia Spezia, sia Levanto presentano comunque uno stock finale di imprese attive al 30 giugno 2015 superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2000: nel caso del Sll della Spezia l’aumento complessivo è pari al 7,7% mentre per quello di Levanto la variazione è del 4,2%.
La performance del savonese non è stata delle migliori: tranne che per il periodo 2006-2012, in cui il Sll di Finale Ligure (l’unico che presenta dati migliori di quelli provinciali) evidenzia un livello leggermente superiore a quello regionale, in genere la provincia e i relativi sistemi locali del lavoro presentano andamenti peggiori.
Occhio anche ai migliori e ai peggiori: la migliore performance regionale è nelle Cinque Terre, più precisamente a Riomaggiore, con un indice 2015 pari a 187,3. Qui il numero delle imprese è cresciuto dell’87,3% nei 15 anni, con un tasso annuo medio del 5,8%. Dall’altra parte, la peggiore si è avuta a Castelvecchio di Rocca Barbena (in provincia di Savona, con un indice 2015 pari a 52 (il numero delle imprese si è dimezzato da 25 a 13).