«Occorre un confronto serio, serrato e concreto insieme agli attori che compongono gli assetti politico, istituzionali ed economici del nostro territorio», così Pier Angelo Massa, segretario generale Uil Genova e Liguria, nel corso del Consiglio confederale regionale Uil, che si è svolto questa mattina a Palazzo della Borsa a Genova.
L’incontro, a cui ha partecipato anche il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo, è stato l’occasione per un’analisi collettiva sullo sviluppo del territorio ligure attraverso la nuova piattaforma politico-sindacale su cui la Uil vorrà presto aprire una discussione con la nuova giunta regionale.
Tra i principali punti affrontati, la difesa del suolo, a partire dalla bonifica e messa in sicurezza delle campagne e dei rivi, e la riconversione delle aree dismesse. Sul piano del lavoro, la Uil concentra l’attenzione sulla necessità di intercettare imprese che possano dialogare con le grandi realtà del territorio, come Fincantieri, Ilva, Oto Melara, e su una politica di contenimento della tassazione. Investire sull’hi-tech, ma anche sui prodotti della tradizione e sul turismo per rilanciare l’economia. Uscire dall’isolamento potenziando i collegamenti con l’Europa, i porti e l’aeroporto. Nella piattaforma si parla anche di edilizia e appalti e soprattutto di una semplificazione della p.a. che possa valorizzare il lavoro e garantire la qualità dei servizi.
Secondo Massa, la capacità progettuale degli amministratori sta alla base del rilancio del territorio: «Avere una progettualità significa fare scelte strategiche per la regione utilizzando le risorse per obiettivi a lungo termine, ben al di là della durata del mandato. La definizione di obiettivi è necessaria a scongiurare il rischio di una presenta intermittente e inefficace delle istituzioni».
A ciò si aggiunge anche un maggior coinvolgimento del cittadino: «Contro una tradizione che associa la Liguria alla pratica del “mugugno” chiediamo uno sforzo congiunto per partire dalle nostre criticità e trasformarle in punti di forza – dice Massa – Il nostro è un territorio fragile, facciamo del suo potenziamento la nostra ricchezza; la nostra popolazione è anziana: facciamone un laboratorio di interesse nazionale per una corretta gestione del sociale e per l’espansione dell’economia della cura». Proprio su questi temi la Uil sta ragionando sull’attivazione di un percorso di alta formazione rivolto agli addetti di questi due settori: esperienze che si cercherà di esportare anche a livello nazionale.