Si terrà a porte chiuse domani la seduta del consiglio comunale di Genova, dedicata alle votazioni sulle delibere relative alle partecipate. Lo ha deciso il presidente del consiglio comunale di Genova, Giorgio Guerello, al termine di una conferenza dei capigruppo.
La maggior parte dei capigruppo, quelli di M5S, Fds Antonio Bruno, Sel, Pdl, lista Musso si sono dichiarati contrari alle porte chiuse, favorevoli Lista Doria, Pd e Udc. Guerello ha accolto la richiesta di questi ultimi per garantire lo svolgimento regolare della seduta e permettere a chi si esprimerà in modo non gradito al pubblico di portare a termine il suo intervento senza essere interrotto, insultato e minacciato.
La volta scorsa il pubblico aveva protestato rumorosamente, tre donne si erano sentite male nella calca. La delibera sulle partecipate in votazione domani provoca un forte malcontento in una parte dei dipendenti delle società ed è ancora vivo il ricordo di quando, nel novembre 2013, lavoratori di Amt avevano invaso la sala del consiglio comunale impedendo lo svolgimento della seduta.
«Ma questo – commenta Lilli Lauro, capogruppo del Pdl – non può essere una scusa per chiudere il portone, la gente ha diritto di assistere a una seduta del Comune. Se qualcuno disturba, si chiede l’intervento delle forze di polizia. Bisogna avere il coraggio di farlo e invece questa giunta non ha il coraggio di prendere decisioni e di imporre il rispetto della disciplina, come si vede nel caso del mercato abusivo di via Turati, una vicenda che dura da anni. Io dico: porte aperte e disciplina».