Saranno 1200 i chirurghi che prenderanno parte al congresso organizzato da Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) e altre società scientifiche a Genova dal 24 al 26 giugno.
Il filo conduttore del congresso sarà la chirurgia mini-invasiva applicata alle diverse patologie. Un tema innovativo che significa, per il paziente, minore dolore postoperatorio, minor richio di complicanze aggiuntive, minore degenza in ospedale e precoce ritorno a casa e alla propria attività. Anche migliore risultato estetico (preservazione dell’immagine corporea). Per il sistema sanitario: minori costi per degenze, farmaci, stop dell’attività lavorativa, ottimizzazione delle risorse per migliore utilizzo dei posti letto ospedalieri, quindi un più rapido turn-over.
Saranno discusse le ultime novità sulle protesi biologiche derivanti da tessuti animali, che danno risultati straordinari in termini di ripristino delle perdite di sostanza della parete e di assenza di reazioni di rigetto.
Un’intera sessione verrà dedicata a una consensus conference internazionale proprio sulla validazione delle applicazioni di questi
materiali sull’uomo.
Ci saranno sessioni dedicate alla chirurgia dei linfonodi, che sempre più deve rispondere a criteri di radicalità nei suoi diversi campi di applicazione: mammella, patologia oncologica addominale. Si parlerà anche dei melanomi che richiedono un trattamento sempre più integrato e applicato al singolo caso, e in cui le tecniche mini-invasive consentono di effettuare interventi radicali rispettando l’integrità del paziente e consentendo guarigioni più rapide. Spazio anche per la chirurgia bariatrica, cioè la chirurgia che mira a contrastare l’obesità patologica con interventi di tipo restrittivo della cavità gastrica.
Una sessione della Scuola Acoi di chirurgia robotica si occuperà di esporre e fare il punto sulle novità tecnologiche e sulle applicazioni presenti e future della chirurgia robotica con l’utilizzo del robot Da Vinci: i dati a disposizione a livello italiano e internazionale dicono che la diffusione sul territorio di queste attrezzature altamente tecnologiche sta aumentando, così come lo skill degli operatori e che a questo corrisponde un incremento delle applicazioni e del numero e della tipologia degli interventi che si possono giovare dei vantaggi offerti dalla precisione e dalla duttilità degli strumenti gestiti dal chirurgo per il tramite delle “braccia” robotiche.
Alle diverse sessioni del congresso parteciperà la Fondazione chirurgo e cittadino, nata proprio per iniziativa di soci dell’Acoi, che ha lo scopo di creare un “ponte”tra chirurghi e cittadini utenti, con iniziative che mirano a far conoscere l’opera del chirurgo, con tutte le
sue implicazioni umane, professionali e legali, e ristabilire un clima di fiducia, di condivisione e collaborazione tra coloro che curano e coloro che necessitano delle cure al di là di facili criticismi e per abolire incomprensioni che nascono da mancata conoscenza.