Vedere come lavora un manager, scoprire realtà affermate a livello internazionale, ma anche un’occasione per entrare nel mondo del lavoro. Si è conclusa a Genova la seconda edizione di Voglio fare il manager, il progetto di Manageritalia, Federmanager e Università di Genova che da due anni vede decine di giovani laureandi passare oltre cinque giorni in grandi aziende affiancando un dirigente per capire le logiche manageriali e del mondo del lavoro. Già 100 giovani e decine di aziende e manager coinvolti. A fine anno partirà la terza edizione.
Tutti soddisfatti e convinti di aver fatto un’esperienza unica i partecipanti alla seconda edizione e tanti, manager e studenti erano in sala. I giovani: «La cosa che mi ha colpito di più – dice Francesco Massoletti (studente di ingegneria meccanica) andato in Softeco Sismat – è stato partecipare a una riunione in cui ho potuto vedere in campo le abilità di un manager: prendere decisioni in poco tempo, flessibilità, sapere giostrare la discussione». «Non immaginavo – racconta Alessio Abrassi (studente di ingegneria meccanica, energia e aeronautica) andato in Carestream Health Italia – che a Genova ci potesse essere una realtà così ben organizzata e worldwide. Rispecchia quello che è un’organizzazione per quanto ho imparato all’università».
Anche da parte dei manager c’è un commento positivo: «In azienda abbiamo vissuto tutti quest’esperienza con grande apertura – sottolinea Paolo Bandiera, direttore Affari generali Aism – prima di tutto mentale, lasciando che i giovani entrare nel vivo della realtà quotidiana ed esprimere senza riserve impressioni, giudizi, spunti e idde. Un’occasione di arricchimento e confronto tra prospettive e sensibilità diverse». «Per i giovani – dice Enrico Belli, senior project manager Fincantieri spa – è stata un’inedita panoramica su ciò che viene fatto in azienda dal punto di vista gestionale/manageriale. Per noi la soddisfazione di esserci “resi utili” a questo importante e significativo progetto».
«La Regione – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione Pippo Rossetti – deve sostenere e alimentare il patrimonio umano del territorio. Garanzia Giovani è molto utile, ma, progettata per un’economia in crescita, nasce in un’economia in calo, con tutte le problematiche che ne conseguono. Essenziale è avvicinare scuola e lavoro, come fa il progetto Voglio fare il Manager. Dobbiamo anticipare questi percorsi già nella scuola secondaria e poter contare sempre più su aziende e manager».
Come emerge dall’inedita elaborazione dei dati Istat 2014, ultimi disponibili per territorio, sulla disoccupazione regionale e provinciale, la Liguria ha un tasso di disoccupazione totale del 10,8% e dei giovani 15-24enni del 45% (13° posto nella classifica regionale), del 33% dei 15-29enni e del 17% i 25-34, quelli che dovrebbero essere ormai inseriti appieno nel lavoro per cominciare a farsi una vita. I Neet (non studiano e non lavorano) sono il 21,6% della popolazione in quella fascia d’età. Genova è messa poco meglio a livello di disoccupazione totale 10,1%, ma peggio per i giovani 15-24enni 48,6% (73° posto nella classifica provinciale), i 15-29enni 34,1% e i 25-34enni 16,9%.
«La disoccupazione – sostiene Carlo Ghio, presidente Manageritalia Genova – è un problema serio per tutti gli italiani, il liguri e i genovesi, anche molti manager ne soffrono. Ma quella giovanile a questi livelli ci spinge a insistere nell’offrire la nostra esperienza di manager per dare loro una mano. Farli entrare nel mondo del lavoro e non farli scappare è indispensabile per garantire al territorio nuova linfa indispensabile per tornare a crescere tutti. Certo poi bisogna che le nostre aziende si dotino di più managerialità».
«La sinergia tra manager e università – aggiunge Marco Giovine, delegato del Rettore dell’Università di Genova – è uno strumento ancor più importante per uscire dai momenti di crisi. Dobbiamo lavorare insieme e scommettere in nuovi progetti come questo per innovare. Per il futuro dobbiamo far conoscere maggiormente l’esistenza e il successo di questo progetto, perché tanti ne possano fruire e si avvii una sana emulazione».