La certificazione ambientale del nuovo porto del golfo di Turkmenbashi, in Turkmenistan, sarà gestita da Rina Services, che si è aggiudicata il contratto triennale della costruttrice Gap Insaat. Una squadra di 50 esperti sarà al lavoro per la certificazione di un’opera da 1,5 miliardi di dollari, che sarà costruita secondo i migliori schemi di sostenibilità ambientale (Greep port), che garantiscono la tutela dell’ambiente marino e terrestre, oltre a una gestione sostenibile dell’energia e dei rifiuti di una grande infrastruttura.
Il porto, che nascerà a circa 500 km dalla capitale Ashgabat, in una baia protetta del Golfo di Turkmenbashi, sarà una struttura all’avanguardia, voluta dall’autorità statale del Turkmenistan (State Service of Maritime and River Transportation of Turkmenistan). Rina Services eseguirà sostanzialmente due macro-attività: la verifica del progetto costruttivo e l’ispezione della costruzione del porto per accertare la corrispondenza dei documenti progettuali. «La nostra azienda – spiega Michele Francioni, ceo di Rina Services – è stata selezionata non solo per la sua indipendenza di certificatore, ma anche per la capacità di offrire servizi integrati in diversi settori, come quello marittimo, edile, delle infrastrutture e del project management».
Attraverso quest’opera, il Turkmenistan (in cui si trova il secondo deposito di gas naturale più grande al mondo, oltre a una riserva petrolifera stimata intorno ai 12 miliardi di tonnellate) avrà uno scalo che renderà i collegamenti tra Europa e Asia più rapidi grazie anche al nuovo sistema intermodale che faciliterà gli scambi con Iran, Uzbekistan, Afghanistan, ma anche con Azerbaijan e Russia. «Il Turkmenistan – afferma Francioni – rappresenta oggi una realtà strategica dal punto di vista geografico. Qui la nostra azienda è presente da tempo con una radicata struttura locale e ha selezionato un team dedicato per poter far parte al meglio di questo ambizioso progetto».
L’intera opera comprenderà un cantiere di costruzione e riparazione navale, un terminal RoRo e RoPax, un terminal container tri-modale, e altri di carico generale, dry bulk, polipropilene e un ferry railroad. La fine dei lavori è prevista per il 2017: si stima che il volume del traffico merci che attraverserà le vie del porto sarà di 25 milioni di tonnellate entro il 2020.