Quando si parla di radioattività si pensa solo alle centrali nucleari, in realtà il pericolo può arrivare anche dal suolo o dall’acqua: il radon è il gas naturale radioattivo che è la seconda causa di tumori al polmone dopo il fumo. In Liguria per fortuna le concentrazioni sono molto basse, è proprio Arpal ad effettuare le analisi sulla radioattività, utilizzando delle strumentazioni che consentono di capire se ci possono essere dei pericoli per la salute.
Circa il 70% dell´esposizione della popolazione a radiazioni ionizzanti è di origine naturale, le cui principali componenti sono dovute ai prodotti di decadimento del radon (60%) e alla radiazione terrestre (18%), nonché ai raggi cosmici (12%).
In Liguria la radioattività viene controllata anche in strutture sanitarie che impiegano sorgenti e sostanze radioattive, impianti per trattamento rottami metallici, impianti per il trattamento dei rifiuti, aree portuali per il transito della merce in importazione, strutture industriali che impiegano sorgenti radioattive, trasporti di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sosta di naviglio a propulsione nucleare.