Tecnico del restauro dei beni culturali. È la nuova figura professionale approvata oggi dalla giunta regionale della Liguria, su proposta degli assessori alla Formazione Pippo Rossetti e alla Cultura Angelo Berlangieri. Il nuovo profilo è stato inserito nel repertorio ligure delle figure professionali e sono state disciplinate le modalità e i contenuti minimi del corso di formazione necessario per conseguire l’attestato di qualifica regionale e potersi iscrivere all’elenco nazionale dei tecnici del restauro di beni culturali del ministero.
Il tecnico del restauro di beni culturali è la figura professionale che collabora con il restauratore anche se può operare in autonomia e compiere interventi su specifiche tipologie di beni per i quali deve possedere competenze, conoscenze e abilità declinate appositamente. Il provvedimento approvato recepisce sostanzialmente l’ accordo tra il ministero dei Beni e le attività culturali, il ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del tecnico del restauro di beni culturali, approvato in Conferenza delle Regioni. Possono accedere al percorso di formazione diplomati di scuola secondaria superiore o persone in possesso di una qualifica almeno triennale anche del sistema di Istruzione e formazione professionale. È prevista una durata complessiva minima di 2.700 ore, articolate in tre anni. Di queste almeno il 60% va destinato ad attività pratiche quali laboratorio, cantiere- scuola o altro e una percentuale non inferiore al 60% delle attività tecnico didattiche deve essere svolta su manufatti qualificabili come beni culturali.
I corsi potranno essere realizzati da organismi formativi accreditati e autorizzati, in possesso dei requisiti per le dotazioni dei laboratori di restauro, e da docenti per le discipline tecniche del restauro.