Non uno stop ma un’indicazione a percorrere altre vie a quella inizialmente indicata, ovvero la compravendita di “cosa futura”, pena il rischio di incorrere in sanzioni penali e amministrative: dopo il parere negativo dell’Avvocatura di Stato, consultata dall’Università di Genova sull’operazione Erzelli, il rettore Paolo Comanducci esclude totalmente la stipula di contratto proposta da Ght, descritta dall’avvocato distrettuale della Liguria Anna Maria Bonomo come «uno schema non percorribile e addirittura a rischio sanzione».
Secondo il rettore, «il piano delle scelte politiche non deve sovrapporsi a quello della legalità: l’avvocatura di Stato non sta dicendo no a Erzelli, ma sta dicendo no a quella ipotesi, giudicata illegale. L’unica via percorribile è quindi la gara d’appalto». E, per velocizzare i tempi, l’Università chiede l’aiuto di un soggetto che possa disporre di una struttura appaltante competente e pronta: «Lo stesso Ght o la Regione Liguria», precisa Comanducci, individuando due possibili soluzioni alternative. Se il primo feedback di Ght è atteso nell’incontro di domani con il rettore, la Regione Liguria ha già mostrato la propria disponibilità all’operazione: in questo caso i 75 milioni di fondi del Miur accantonati per il Polo scientifico-tecnologico verrebbero trasferiti al nuovo destinatario, mantenendo ovviamente invariata la finalità d’uso.
Ma in ogni caso la decisione dovrà essere presa entro il 20 marzo: il rischio è che oltre quella data il ministero decida di veicolare altrove i fondi destinati a Ingegneria.