Approvata dalla giunta regionale della Liguria la mappatura delle aree inondate nel corso delle alluvioni di ottobre e novembre e le norme di salvaguardia. L’elaborazione della mappatura completa blocca tutte le edificazioni e impone la revisione dei piani di bacino, oltre a prevederne il recepimento nei vari strumenti di pianificazione: solo dopo una rivalutazione del rischio idraulico e degli elementi di garanzia che verranno adottati si potranno riprendere in considerazione le iniziative.
Alla mappatura viene anche associata una normativa di salvaguardia della durata di 12 mesi che prevede la non edificabilità nelle aree inondate. Il divieto potrà decadere, anche prima dei 12 mesi, con il recepimento nei piani di bacino degli indirizzi di protezione civile. La norma va ad aggiungersi alla variante al piano di bacino del Magra, approvata nei giorni scorsi, per bloccare qualsiasi edificazione nelle aree a elevato rischio di esondazione lungo il fiume Magra per una superficie di circa 10 chilometri quadrati.