Brevetti e tutela della proprietà industriale sono un termometro dell’innovazione. L’Italia arranca e la Liguria ancora di più. Per quanto riguarda i titoli esteri di proprietà industriale (per ogni mille imprese registrate), in Liguria la statistica vede 0,46 domande nel 2011 e nel 2012 e 0,35 nel 2013, mentre per l’Italia il dato è rispettivamente di 0,64, 0,63 e 0,62. Molto basso il confronto tra Liguria e Italia per le domande di design comunitario depositate: per la Liguria 0,33 nel 2011, 0,30 nel 2012 e 0,17 nel 2013. In Italia 1,64, 1,45 e 1,35. Non va meglio il confronto sulle domande di marchio comunitario anche se il dato è in crescita: 0,81, 0,65 e 0,85 in Liguria, 1,12, 1,10 e 1,22 in Italia.
Analizzando nel dettaglio le domande di brevetto europeo (1063 in tutta la Liguria) per classe tecnologica, 194 riguardano l’elettronica e l’elettrotecnica (il 2,6% del totale italiano), 162 strumenti ottici di misurazione e controllo (il 2,6% italiano), 157 chimica, farmaceutica, ambiente (l’1,4% italiano), 445 meccanica e trasporti (il 2% italiano), 105 altri settori (l’1,1% italiano).
Le start up innovative che in Liguria hanno una domanda pubblicata di brevetto europeo sono 2 sulle 61 italiane (una per il settore elettronica/elettrotecnica e una per chimica,farmaceutica, ambiente).
Calano le domande di deposito per le invenzioni con Genova al -8,2% come tasso di crescita annuo e la Liguria al -7,5%, che calano di più rispetto al Nord Ovest e all’Italia (rispettivamente -4,8% e -2,6%).
Crescono di più in Liguria invece le domande di deposito per disegni (+15,5% per Genova e la Liguria) contro il +0,5% del Nord Ovest e l’8,6% dell’Italia.
Genova in controtendenza invece per le domande di deposito per modelli di utilità: -1,6% contro il +15,9% della Liguria , il 5,2% del Nord Ovest e il 4,3% dell’Italia. Il calo generale delle domande di deposito marchi non risparmia il territorio ligure: -1,4% a Genova, -0,7% in Liguria, contro il -3% del Nord Ovest e il -1,4% italiano.
La Liguria resta ancora indietro per quanto riguarda le tecnologie abilitanti: il grado di diffusione del personal computer nelle imprese con più di 10 addetti è al 95,2% contro il 98,2% italiano, il sito web è una realtà solo per il 54,3% delle aziende contro il 71,3% del Nord Ovest e il 67,2% dell’Italia. Banda larga diffusa nell’86,5% delle imprese (Nord Ovest 95,2%, Italia 94,8%), e il grado di utilizzo di internet nelle imprese è fermo al 35,3% contro il 39,9% del Nord OVest e il 37,5% italiano.