È morto ieri all’istituto Chiossone di Genova, dove era ricoverato per problemi di deambulazione, il pittore genovese Gaetano Tanzi.
Nato a Genova nel 1918, vissuto in diverse località, tra cui Napoli, Roma, Parigi, Montreal, Costa Rica, viaggiatore instancabile, Tanzi, che è stato anche scrittore, può essere considerato uno dei maestri della pittura del Novecento.
La scuola militare Nunziatella di Napoli, di cui è stato allievo nel corso 1934 – 1937, annunciando la sua scomparsa ricorda “le sue due grandi passioni, trasferite ai posteri con le sue opere. Il cavallo, protagonista prediletto di molti suoi quadri, grande passione della sua vita e animale simbolo di eleganza, audacia e generosità, esempio e monito per l’uomo. Ha sempre amato essere definito “Equorum pictor” e innumerevoli sono i dipinti che esprimono questo suo profondo legame. E la Nunziatella alla quale è sempre rimasto profondamente affezionato nel corso degli oltre 80 anni trascorsi dal giorno in cui varcò il portone del Rosso Maniero”.
A testimonianza di questo legame, Tanzi volle realizzare un quadro (oggi esposto nelle sale del Circolo Ufficiali della Scuola) che sintetizzasse il suo concetto del “Nunziatellista e la sua anima”; queste le sue parole:
“ Dove sull’ex-allievo, attempato, ma sempre spavaldo, cadono addosso tutti gli elementi della sua formazione: il rigore dell’inquadramento (che parte dalla ‘pietra del Carso’), il cielo e il mare di Napoli, le bandiere e il colore del ‘vecchio maniero’ che si conclude nel sole….Tutto fa correre il pensiero, fuori dai simboli, nel tempo che fu. “