Hanno chiuso in netto rialzo le borse europee, spinte dai dati sull’inflazione negli Usa, dove in ottobre i prezzi sono aumentati rispetto al mese precedente dello 0,4%, contro attese per un +0,6%, e con il dato decisivo, quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, cresciuto dello 0,3%, contro attese di +0,5%, e quello generale su base annuale, +7,7%, contro le attese al 7,9%. Francoforte segna +3,5%, Parigi +1,96%, Londra (+1,08%, Milano +2,58%, mentre Wall Street procede positiva.
Spread Btp/Bund in forte contrazione, a 183 punti (variazione -9,49%, rendimento Btp 10 anni +4,00%, rendimento Bund 10 anni +2,17%)..
A Piazza Affari, boom di Nexi (+9,56%), dopo i conti trimestrali e i dati sull’inflazione Usa, particolarmente sensibili per un titolo connesso ai consumi retail. Brillanti anche Stm (+7,87%) e Azimut (+7,71%) dopo i risultati. In fondo al listino principale Tenaris (-4,13%) e Saipem (-3,41%), in una giornata in cui il prezzo del petrolio ha avuto un andamento volatile. In chiusura dei mercati europei, il contratto consegna gennaio sul Brent sale dell’1,22% a 93,78 dollari al barile e quello scadenza dicembre sul Wti +1,03% a 86,71 dollari al barile.
In lieve calo il prezzo del gas: -0,7% a 112,3 euro al megawattora.
Sul mercato dei cambi, l’euro si è rafforzato sul dollaro a 1,0167 (1,004 alla vigilia) e passa di mano a 144,235 yen (146,6) con il cambio dollaro/yen a 141,896 (146,35).