Chiusura positiva per le principali Borse europee, tranne che per Londra, quasi piatta (-0,06%). A spingere i listini sono stati l’esaurimento del rally dei bond negli Usa che ha innescato il sell-off delle sedute scorse, con il decennale che si attesta attorno all’1,83%, dopo essersi spinto la vigilia oltre l’1,9%, e la decisione della Banca centrale cinese che ha tagliato di 10 punti base il Loan prime rate per sostenere l’economia. Il Dax 40 di Francoforte segna +0,65%, l’Ibex 35 di Madrid Madrid +0,45%, il Cac 40 di Parigi +0,3%, il Ftse Mib di Milano +0,73%.
In moderata contrazione lo spread Btp/Bund, a 136 punti (-2,57%). Il rendimento dei Btp a dieci anni e’ calato all’1,37%.
A Piazza Affari buona perfomance delle utility anche se il settore resta l’attesa delle misure che il Governo prenderà per calmierare il costo dell’energia. Enel registra +2,82%, A2a + 2,18%, Hera +1,68%, Iren +2,69%. In recupero Telecom Italia dopo i forti ribassi delle tre sedute precedenti, (+3,34%), nonostante l’incognita sull’opa di Kkr.
Sale il prezzo del petrolio. Il wti, contratto di marzo, guadagna lo 0,89% attestandosi a 86,56 dollari al barile.
Sul fronte dei cambi, l’euro tratta a 1,1334 dollari (1,1354 ieri in chiusura) e a 129,27 yen (129,67), mentre il dollaro/yen è pari a 114 (114,26).