Avvio in rialzo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni a +0,19% a 43.151 punti e consolida i rialzi di avvio seduta, con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,43% spinto da Leonardo (+2,7%), Prysmian (+2%), Popolare di Sondrio (+1,3%) e Bper (+1,3%). Vendite su Tim (-0,7%), Stm (-0,7%) e Stellantis (-0,5%).
Avvio in rialzo per le Borse europee. Parigi avanza dello 0,11% nel giorno in cui si saprà se il primo ministro Sebastien Lecornu sarà riuscito nell’impresa di trovare un accordo per la formazione di un nuovo governo, Londra dello 0,32% mentre Francoforte è sostanzialmente invariata (-0,01).
Borse asiatiche in calo in scia a Wall Street, con gli investitori che si interrogano sulla sostenibilità del rally azionario, spinto dai titoli tecnologici, e monetizzano i forti rialzi delle ultime sedute. Tokyo cede lo 0,2% in una seduta orfana dei listini cinesi e di Seul, chiusi per festività.
L’oro continua a infrangere record su record, sfondando quota 4.000 dollari all’oncia fino a un massimo di 4.037, che continua a beneficiare dei timori sull’economia americana e sugli effetti dello shutdown.
Attesa in serata per la pubblicazione dei verbali della Fed relativi alla riunione di settembre.
Prezzo del petrolio in aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a novembre passa di mano a 62,27 dollari al barile con una crescita dello 0,92% mentre il Brent con consegna a dicembre è scambiato a 65,99 dollari con un avanzamento dello 0,83%.
Nei cambi euro in lieve calo: è scambiato a 1,1618 dollari (-0,34%) e a 177,0400 yen (-0,02%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna una diminuzione a 84 punti base (-1,82%). Il rendimento cala a +3,53%.