La Borsa di Milano apre in calo. Il Ftse Mib cede lo 0,8% a 38.915 punti. Nel listino principale marginali i guadagni con Mps che guida il listino dopo i primi scambi a +0,54%, seguita da Stm a +0,44%. In calo Tim (-1,78%) e Stellantis (-1,61%).
Le Borse europee avviano in calo la prima seduta della settimana. Sui mercati pesa il clima di incertezza dopo l’attacco degli Stati Uniti all’Iran, e in vista della della risposta di Teheran.
Apertura negativa per Parigi (-0,52%), Francoforte (-0,46%) e Londra (-0,36%).
Anche le Borse asiatiche sono quasi tutte negative dopo l’attacco degli Stati Uniti all’Iran e in attesa della risposta di quest’ultima. In Asia Tokyo ha concluso a -0,13% positive Hong Kong e le cinesi.
Il petrolio è in rialzo dopo le tensioni geopolitiche con l’attacco degli Stati Uniti all’Iran e la minaccia di quest’ultima di chiudere lo Stretto di Hormuz. Il Wti sale dell’1,15% a 74,69 dollari al barile e il Brent guadagna l’1,12% a 77,88 dollari.
Nelle scorse ore il Brent e Wti hanno raggiunto i massimi livelli da gennaio, per poi ridurre i guadagni. Dall’inizio del conflitto, il 13 giugno, il Brent ha registrato un aumento del 13% mentre il Wti ha consolidato i guadagni di circa il 10%. Anche Il prezzo del gas sale, in linea con il petrolio. Ad Amsterdam, in avvio di giornata, le quotazioni guadagnano il 2% a 41,90 euro al megawattora.
Nei cambi euro in lieve calo in apertura. La valuta europea viene scambiata a 1,1504 dollari e segna un ribasso dello 0,16%. La divisa europea è invece in rialzo sullo yen e passa di mano a quota 169,36 (+0,61%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un lieve aumento a 101 punti base (+0,70%), il rendimento a +3,55%.