Insieme alla risposta positiva degli investitori al nuovo Piano Industriale 2024-2027 di Bper “B:Dynamic|Full Value 2027” arriva anche l’approvazione delle organizzazioni sindacali del gruppo, che ieri hanno incontrato la dirigenza.
All’incontro di presentazione del Piano hanno partecipato l’amministratore delegato, Gianni Franco Papa, il vicedirettore generale, Elvio Sonnino, il direttore delle risorse umane, Andrea Merenda, e il responsabile delle relazioni sindacali, Gabriele Arioli. Lo scrive Teleborsa.
Il nuovo piano industriale prevede che entro la fine del 2027 gli occupati del Gruppo saranno 18.500, a fronte delle attuali 20.400 persone impiegate: le uscite volontarie, già normate dai verbali di accordo sottoscritti nei mesi di dicembre 2023 e luglio 2024, saranno 1.615, il turnover di 1.500 e le nuove assunzioni 1.100.
«Apprezziamo la volontà dell’azienda di voler mantenere la propria vicinanza ai territori. Ricordo però che in Italia i territori non sono tutti uguali. Pertanto è opportuno che nella messa a terra del piano si tenga conto delle particolarità – commenta Sabrina Nanni, coordinatrice nazionale First Cisl con delega al Gruppo Bper – Siamo tutti consapevoli che l’utilizzo del digitale piuttosto che dei canali informatici in certe zone d’Italia e per certi target di clientela è piuttosto complicato. Corriamo il rischio che una fascia di clientela che adesso è cliente Bper possa esser tagliata fuori da certe dinamiche. Attenzione all’utilizzo dell’automazione e dell’IA che deve essere a supporto dei lavoratori e delle lavoratrici e non deve servire a sostituirli. Seguiremo con molta attenzione l’interazione tra Bper e Unipol per la vendita di prodotti assicurativi».
«Consideriamo positivo che Bper nel Piano d’Impresa B:Dinamic Full Value 2027 preveda una fase di futuro consolidamento e che in tale ambito non siano previste ulteriori chiusure di filiali nel triennio 2025-2027, anzi con meno chiusure di quelle programmate entro la fine di quest’anno – dice il segretario nazionale Uilca Giuseppe Bilanzuoli – Allo stesso tempo, riteniamo importante che non siano state prospettate procedure di uscita del personale oltre le 1.600 già definite negli accordi sottoscritti in Bper che prevedono circa 1.100 assunzioni. In merito abbiamo richiesto una particolare attenzione a prevedere soluzioni anche rispetto al turnover di 1.500 dipendenti, ipotizzando quindi un’attenzione ulteriore all’occupazione, anche grazie allo strumento della Staffetta Generazionale prevista nel rinnovo del Contratto Nazionale del Credito».
«Un piano apprezzabile quello di Bper, positivi i risultati così come le prospettive per una banca che mette al centro la persona e con la quale abbiamo già sottoscritto un accordo positivo sull’occupazione – afferma il segretario nazionale della Fisac Cgil, Giacomo Sturniolo – Per queste ragioni continueremo a vigilare perché Bper mantenga un impegno omogeneo sull’intero territorio nazionale, senza che le aree “meno profittevoli” del Paese siano penalizzate. Così come sulla formazione, in una chiave di profondo cambiamento dell’organizzazione del lavoro dettato dalla trasformazione digitale, rivendichiamo un coinvolgimento complessivo delle lavoratrici e dei lavoratori. Abbiamo bisogno di momenti non solo di upskilling ma anche di reskilling. Bisognerà cioè fare attenzione al bacino di lavoratrici e di lavoratori in forze a Bper, fornendo loro le competenze per affrontare le trasformazioni del settore bancario».