Anche nel 2024 Genova si conferma esempio virtuoso di best practice nell’ambito dello sviluppo economico sostenibile portato avanti dall’amministrazione comunale e, in particolare, dagli assessorati allo Sviluppo Economico e all’Ambiente. Ad annunciarlo è ancora una volta l’annuale report “European Circular Cities Declaration” pubblicato da Iclei, organizzazione internazionale non governativa di amministrazioni locali per la sostenibilità.
Realizzato con la collaborazione di Ellen MacArthur Foundation e Circle Economy Foundation, il documento raccoglie e analizza gli obiettivi, le attività e le metodologie di misurazione messi in campo dalle città europee con lo scopo di restituire una visione d’insieme, condividere le migliori pratiche urbane e mostrare il ruolo pionieristico che le città possono avere nel creare un sistema in grado di funzionare contemporaneamente per l’economia, per la società e per l’ambiente.
Al capoluogo ligure viene riconosciuto l’impegno e l’approccio di governance multilivello che in questi anni ha consentito un profondo cambiamento volto ad abbandonare progressivamente i vecchi modelli di economia tradizionale in favore di nuove opportunità più sostenibili. Sotto l’aspetto delle attività intraprese per agevolare e accelerare il processo di transizione, non meno importante è stata valutata la collaborazione intrapresa con diversi istituti di ricerca (tra cui l’Ispra, il Cnr, l’Università di Genova e l’Enea) per migliorare l’identificazione, la raccolta e l’analisi dei dati più significativi. Così come le relazioni sviluppate con rappresentanti politici, agenzie nazionali, gruppi del terzo settore e cittadini in una serie di processi peer-to-peer.
«L’ennesimo riconoscimento ottenuto dal Report 2024 “European Circular Cities Declaration” di Iclei è un motivo di orgoglio ed un’ulteriore conferma che la nostra Amministrazione sta agendo in modo virtuoso e sempre più riconosciuto anche a livello internazionale – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Genova Mario Mascia – le iniziative che stiamo mettendo in campo sono volte a traguardare uno sviluppo economico sostenibile a livello non solo economico ed ambientale ma anche umano. L’unità di misura primaria di ogni crescita del territorio è la persona, coi suoi bisogni, materiali e non, e l’analisi e soddisfazione dei bisogni personali non può prescindere dall’economia circolare e da dati e indicatori scientifici di sostenibilità, così come da sinergie con tutti i soggetti, gli enti e i cittadini coinvolti».
«Questo ulteriore riconoscimento per la nostra città è testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dagli uffici e dalle grandi professionalità presenti all’interno del Comune – afferma l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Matteo Campora – Genova è una città che si sta sviluppando e che sta crescendo sempre di più nel rispetto dell’ambiente e dell’economia circolare andando a valutare in maniera empirica quelli che sono i risultati acquisiti».
Genova sta perseguendo la rigenerazione dei suoi ecosistemi esistenti per promuovere un futuro sostenibile nel 2030 e una città decarbonizzata nel 2050. Nell’ambito della strategia Lighthouse City, sta interagendo con svariati stakeholder sviluppando piani per migliorare la gestione degli spazi verdi e degli ecosistemi costieri.
La transizione verso un’economia circolare è stata sviluppata in modo partecipativo per affrontare la disponibilità e la conservazione delle risorse, in un circolo virtuoso considerato essenziale per la comunità e per un contesto urbano che guarda al futuro in una prospettiva di sviluppo sostenibile. L’ambito in cui opera prevede un approccio trasversale alla città e alle sue filiere produttive ed è volto ad affrontare uno scenario sfidante di cambiamento globale che mira ad impattare principalmente, ma non esclusivamente, sull’ambiente. L’azione è finanziata dal Pon Metro 2014-2020 ed integrata dalle risorse aggiuntive assegnate all’Italia dallo strumento europeo React-Eu.
Fra le azioni chiave attuate da Genova, il Report 2024 “European Circular Cities Declaration” di Iclei evidenzia le seguenti:
– L’azione C-City, contenuta all’interno dell’Action Plan Genova 2050, che sottolinea la volontà di trasformare la città in ottica circolare e prevede l’adozione di una strategia di sistema-città di medio-lungo periodo. A ciò si aggiunge la sperimentazione di un distretto circolare attraverso l’implementazione del Circular Hub, uno spazio locale e digitale di scambio di conoscenze tra diversi stakeholder che favorisce lo sviluppo di comunità circolari su scala di quartiere, un laboratorio di Idee e di sperimentazioni per convertire le filiere di produzione medio-industriale da lineari a circolari.
– L’apertura del Circular Desk, uno sportello tecnico di facilitazione che costruisce relazioni tra i diversi attori che operano nel settore dell’economia circolare e fornisce una prima valutazione per possibili attività di open Innovation relative a processi circolari, simbiosi industriale, ciclo dell’acqua, retrofitting energetico, comunità energetiche e progetti di upcycling. Lo sportello ha l’obiettivo di incentivare i processi innovativi e trasformare il mercato cittadino in Circular District Market 2.0 che renda sempre più breve e sostenibile la filiera produttiva.
– La creazione della Rete Surpluse e Centri del Riuso e del Riparo che contribuisce a una più efficace gestione dello scambio di materiali disponibili localmente. Complessivamente i 20 punti vendita dell’usato disponibili nell’app Refresh creano una rete di merce in scambio pari a circa 53 tonnellate.