L’accordo Amt-Trenitalia sull’integrazione tariffaria è scaduto dal 31 gennaio 2018. Le due aziende, però, hanno continuato a emettere fatture e note di credito che poi sono state stornate da Amt nel bilancio 2022.
È quanto emerge dalla lettura del bilancio 2022 dell’azienda di trasporto pubblico locale. Si tratta del punto di partenza di un contenzioso che è deflagrato con il no di Trenitalia alla gratuità del tratto ferroviario urbano genovese per gli under 14 e over 70, che dal 15 gennaio beneficiano dei bus senza pagare purché dotati di Citypass.
Domani, 31 gennaio, l’incontro tra Amt e Trenitalia. Lo ha annunciato l’assessore comunale al Patrimonio Francesco Maresca in risposta a un’interrogazione dell’opposizione in consiglio comunale (consiglieri Simone D’Angelo e Alberto Pandolfo del Pd, Filippo Bruzzone della lista Rossoverde e Cristina Lodi di Azione), su delega dell’assessore alla Mobilità Matteo Campora. L’obiettivo è arrivare a un accordo per confermare la gratuità della tratta ferroviaria urbana per gli abbonati under 14 e over 70. Dopo la partenza del nuovo piano tariffario Amt, con la promozione della gratuità integrata per queste due fasce di età, Trenitalia aveva detto no e a oggi chi usufruisce dell’abbonamento gratuito sul bus, deve pagare il biglietto del treno.
Il primo accordo di biglietto integrato ferro-gomma risale al 1991, ma l’ultimo contratto è quello del 30 marzo 2013 che scadeva a fine 2018. Il rapporto ha continuato a esistere in linea di fatto senza più essere sorretto da intese contrattuali. Questa mancanza non ha comunque impedito a Trenitalia di emettere fatture di 7.571.000 euro per le annualità 2019, 2020, 2021 e 2022.
Dal canto suo, come si legge nel bilancio, Amt ha emesso note di credito sulla differenza di importo che veniva “infondatamente richiesto dalla controparte” e quello “prudenzialmente ritenuto come dovuto”.
Per due volte Amt ha chiesto una mediazione giudiziaria su questo contenzioso e per due volte Trenitalia non si è presentata. La questione, dunque, investe tutto l’accordo sull’integrazione tariffaria.
A dicembre 2022 Amt ha emesso una nota di debito a totale storno di queste fatture e il ricavo corrispondente (di competenza anche di esercizi precedenti) è stato inserito nella casella A5 del conto economico. La casella è quella degli “altri ricavi e proventi”.
Nei giorni scorsi erano appunto girate voci sui presunti 30 milioni che Trenitalia chiederebbe ad Amt, impuntandosi dopo questa ulteriore decisione, a quanto pare unilaterale dal punto di vista degli accordi ufficiali, dell’azienda di Tpl.
Il contenzioso non sarà facile da risolvere in tempi brevi proprio per le questioni pregresse che hanno visto le due aziende in una sorta di muro contro muro. A farne le spese sono i cittadini.
Intanto la Regione Liguria, con un certo tempismo, proprio oggi invia una nota sul nuovo piano tariffario collegato ai treni: dal 1° gennaio gli under 19 hanno l’abbonamento gratuito e, se under 26, possono usufruire di uno sconto del 50%, sempre sulla tratta da casa a scuola o da casa all’università. Oltre a questo, sono stati congelati gli aumenti previsti del 4,5% su tutti gli abbonamenti mensili e annuali, per chiunque li acquisti.
Inoltre è stato bloccato il rincaro degli abbonamenti per tutti gli utenti e raddoppiato il valore del bonus previsto per i pendolari in caso di ritardi e soppressioni, che può essere usato per pagare scontato l’abbonamento del mese successivo e che dal 1° gennaio è passato dal 10 al 20% del costo dell’abbonamento stesso.
Per ottenere l’incentivo, gli aventi diritto (o gli esercenti la potestà genitoriale in caso di minore) possono recarsi in biglietteria presentando l’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del Dpr 445/2000) debitamente compilata: il modulo è scaricabile dal sito della Regione o dalla pagina ‘In Regione’ della Liguria presente sul sito di Trenitalia, ed è disponibile anche presso le biglietterie Trenitalia della Liguria.