Sono state anche oggi le banche a mettere in crisi le Borse europee. Gli investitori, nonostante le rassicurazioni delle banche centrali, hanno preso di mira Deutsche Bank (-8,6%), che riscatterà in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028, e due altre banche tedesche, che non rimborseranno i titoli AT1 che avevano l’opzione ‘call’ in arrivo. Intanto negli Usa la segretaria al Tesoro Janet Yellen ha convocato una riunione di urgenza del Consiglio di supervisione sulla stabilita’ finanziaria.
In Europa l’Euro Stoxx 600 del settore bancario segna -4,2%, Milano -2,23%, Londra -1,26%, Madrid -1,98%, Parigi -1,74%, Francoforte -1,66%. Lieve aumento dello spread Btp/Bund a 183 punti (variazione +1,26%, rendimento Btp 10 anni +3,90%, rendimento Bund 10 anni+2,08%)
A Piazza Affari, Banco Bpm (-4,14%), Bper (-4,04%) e Unicredit (-4,06%) registrano i cali maggiori del listino principale, dopo Iveco (-5,01%). I
L’euro torna a indebolirsi e viene scambiato a 1,076 dollari (1,0738 in avvio e 1,089 dollari ieri in chiusura) e a 140,732 yen (139,64 yen in apertura, da 142,565), mentre il rapporto dollaro/yen è a 130,709 (da 130,998).
Il timore di recessione ha causato un ribasso del petrolio: il Wti, contratto maggio, cala dell’1,79% a 69,71 dollari al barile, il Brent di pari scadenza l’1,77% a 74,6 dollari. Il gas, contratto aprile scambiato ad Amsterdam, nel finale perde il 4,8% a 41,09 euro al megawattora.