Il consiglio dei ministri ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione del credito per i lavori agevolati dai bonus edilizi e gli acquisti dei crediti fiscali da parte delle pubbliche amministrazioni.
Le modifiche, introdotte ieri sera con l’approvazione del decreto-legge n. 11, sono in vigore già da oggi con sorpresa delle associazioni di categoria che attendevano dal Governo soluzioni per risolvere il problema dei crediti fiscali incagliati.
Alcune Regioni avevano agito per sbloccare la situazioni, procedendo all’acquisto dei crediti fiscali. Anche la Regione Liguria era avviata in questa direzione, che avrebbe ridato ossigeno al settore. Ma il nuovo decreto affossa ogni speranza.
«Lascia a dir poco sorpresi apprendere che tra le finalità poste alla base dell’approvazione del nuovo decreto vi sia l’obiettivo di risolvere il problema dei crediti incagliati quando, esattamente al contrario, lo stesso provvedimento blocca sul nascere iniziative ideate proprio per soccorrere imprese e professionisti». Queste le parole di Giulio Musso, presidente di Ance Genova, l’Associazione Nazionale dei Costruttori edili del capoluogo ligure.
«La nostra Associazione − ricorda − nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme: bloccare l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici senza aver individuato alcuna soluzione alternativa significa, per il solo territorio genovese, mettere a repentaglio oltre duemila posti di lavoro e porre centinaia di imprese in stato di grave crisi economico-finanziaria».
«A meno di un immediato ripensamento da parte del Governo, con l’istituzione di un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, a partire dagli istituti di credito, che possa portare soluzioni concrete realizzabili nel breve periodo, il rischio è quello di una reazione dura da parte di cittadini e imprese esasperati dall’ennesimo provvedimento di modifica della disciplina in corso, con drammatiche ricadute sociali», conclude il rappresentante di Ance.