Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 6-12 aprile 2022, rispetto alla precedente, un aumento dei nuovi casi in Liguria: +4,2%. In totale i casi attualmente positivi per 100 mila abitanti sono 1.138. Tornano sopra soglia i posti letto in area medica occupati da pazienti covid positivi.
Per quanto riguarda la copertura vaccinale la Liguria non si discosta molto dalle posizioni delle scorse settimane.
«Dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili – commenta il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo. Ecco perché la somministrazione di un ulteriore richiamo alla platea recentemente allargata ad over 80, ospiti delle Rsa e persone nella fascia 60-79 anni con patologie concomitanti non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica. Che la campagna vaccinale si sia arrestata è ormai un dato di fatto, nonostante 4,25 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,28 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinale nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui.
Per quanto riguarda efficacia i dati dell’Istituto Superiore di Sanità dimostrano che l’efficacia sulla diagnosi rimane sostanzialmente stabile dal 47,4% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 47% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire al 66,4% dopo il richiamo; l’efficacia sulla malattia severa rimane sostanzialmente stabile dal 72,9% per i vaccinati con due dosi entro 90 giorni al 74,8% per i vaccinati da più di 120 giorni, per poi salire al 90,7% dopo il richiamo.
Nelle persone vaccinate con ciclo completo (più eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’età si riduce l’incidenza di diagnosi (del 23,8-62,8%): fa eccezione la fascia 5-11 per la quale le diagnosi tra i vaccinati segnano un +21,6% rispetto ai non vaccinati. In tutte le fasce di età si riduce soprattutto l’incidenza di malattia grave (del 29,3-85,2% per ricoveri ordinari; del 64,4-100% per le terapie intensive) e decesso (del 62,3-90,5%).
«Alla vigilia delle festività pasquali – dice il presidente – se da un lato tutti gli indicatori certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Per tale ragione rimane indispensabile mantenere comportamenti prudenti, evitando assembramenti e soprattutto utilizzando le mascherine al chiuso».