Domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si vota per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari (qui le faq pubblicate sul sito ministero dell’Interno), per le elezioni regionali (qui le faq) e per le elezioni comunali (clicca qui per le faq).
Le votazioni si svolgeranno in due giornate: domenica 20 settembre, dalle 7 alle 23 e lunedì 21 settembre, dalle 7 alle 15.
L’elettore deve presentarsi al seggio munito della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento: i documenti di identità scaduti quest’anno hanno validità prorogata fino al 31/12/2020.
Per cosa si vota
Il referendum costituzionale riguarda la riduzione del numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. Si tratta di un referendum di tipo confermativo, per il quale non è previsto quorum: il risultato sarà valido a prescindere dal numero di voti espressi.
Per ciò che riguarda le amministrative, sono oltre mille i Comuni chiamati al voto in Italia. Quindici i capoluoghi di provincia e tre di Regione, con alcuni appuntamenti molto attesi, come quello di Reggio Calabria, Venezia, Trento e Bolzano. In questa tornata di amministrative faranno eccezione i Comuni di Sicilia e Sardegna chiamati al voto rispettivamente il 4 e 5 ottobre la prima e il 25 e 26 ottobre la seconda. In Liguria si vota in 16 Comuni: clicca qui per il nostro approfondimento con tutti i candidati.
Per le elezioni regionali si vota in sette Regioni italiane: Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d’Aosta. Solo in Toscana è previsto il ballottaggio.
Modalità di voto
La scheda per il referendum è di colore azzurro: trattandosi di un referendum costituzionale confermativo, tracciando un segno sul SI l’elettore esprime l’intenzione di approvare la legge per la riduzione del numero dei Parlamentari, tracciando un segno sul NO esprime invece l’intenzione di respingere la legge.
La scheda delle elezioni regionali è di colore rosa. L’elettore troverà nella scheda i nominativi dei dieci candidati alla presidenza della Regione accompagnati dalle relative liste provinciali di sostegno. Per due dei dieci candidati non è indicata alcuna lista provinciale.
È ammesso il voto disgiunto (è possibile cioè votare per un candidato presidente e per una lista diversa da quelle che lo sostengono). La legge regionale n. 18/2020 ha introdotto la parità di genere: se l’elettore esprime due preferenze, devono essere date a candidati di sesso differente, in caso contrario la seconda preferenza espressa viene annullata.
Le operazioni di spoglio inizieranno dopo le 15 di lunedì 21 settembre 2020 con il referendum, cui seguirà lo spoglio delle regionali.