Arriverà a Genova tra una decina di giorni lo scafo della futura “Iginia”, il nuovo traghetto di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Nel capoluogo ligure verrà ultimata la sua costruzione.
Le operazioni di load out e float off – ovvero il sollevamento dello scafo dall’area di cantiere ed il varo tecnico – sono state svolte presso i cantieri Cimar di San Giorgio di Nogaro dai tecnici dell’Ati T. Mariotti – San Giorgio del Porto.
La nave di tipo Ro-Ro monodirezionale – per il trasporto di carrozze e carri ferroviari, passeggeri, mezzi gommati – è destinata ai collegamenti nello Stretto di Messina ed è stata commissionata da Rete Ferroviaria Italiana all’Associazione temporanea d’imprese composta da T. Mariotti e da San Giorgio del Porto, che si è aggiudicata la gara europea. La nave, lunga 147 metri, larga 19 metri e con una portata di 2.500 tonnellate, viaggerà ad una velocità di 18 nodi e vanterà caratteristiche tecnologiche, funzionali e prestazionali altamente avanzate.
T. Mariotti, fondata nel 1928, vanta la progettazione e costruzione di circa il 50% delle navi da crociera super lusso attualmente in servizio nel mondo, oltre alla costruzione di megayachts e supply vessels.T. Mariotti si estende su una superficie di circa 36.000 m² di cui oltre 10.000 coperti e opera 5 bacini di carenaggio, di cui il più grande ha una lunghezza pari a 267 m.
San Giorgio del Porto, cantiere fondato nel 1928, è oggi leader in Europa e riferimento a livello mondiale nelle riparazioni e trasformazioni navali, così come in progetti di nuove costruzioni.
Situato nell’area delle riparazioni navali all’interno del porto di Genova, San Giorgio del Porto si estende su una superficie di circa 31.000 m² di cui 8.200 coperti e opera 5 bacini di carenaggio, di cui il più grande ha una lunghezza pari a 267 m.Genova Industrie Navali (Gin), holding costituita nel 2008 dall’unione di due storici cantieri genovesi, T. Mariotti e San Giorgio del Porto, entrambi fondati nel 1928, è oggi uno dei più importanti player del settore costruzioni e riparazioni navali nell’area del Mediterraneo e fra i principali player privati della cantieristica in Italia. Vanta importanti asset nei porti di Genova (area delle riparazioni navali, dove si estende una superficie totale di circa 53 mila metri quadrati, con 5 bacini di carenaggio), Marsiglia (3 Bacini di carenaggio tra cui il Bacino 10, il più grande del Mediterraneo) e Piombino (circa 100 mila metri quadrati per la realizzazione di un sito dedicato allo ship recyling e alla cantieristica).
Il galleggiamento dello scafo di circa 3.100 tonnellate è stato preparato con la predisposizione delle manovre in banchina e le analisi sottomarine con georadar a scansione, mentre la fase operativa del varo ha visto l’ausilio di carrelli semoventi Spmt (Self-Propelled Modular Transporter) combinati in 160 assi e della chiatta oceanica semisommergibile Amt Commander della Augustea, grande quanto un campo da calcio e in grado di effettuare una semi-immersione di circa 13 metri.
Nelle banchine di T. Mariotti e San Giorgio del Porto, lo scafo, già provvisto dei motori, dei generatori, dei macchinari di propulsione e degli impianti installati a bordo durante gli allestimenti preliminari a San Giorgio di Nogaro, verrà ultimato con l’installazione dei due fumaioli e le sovrastrutture già preallestiti nei mesi precedenti; i lavori proseguiranno poi con gli arredi, l’armamento ferroviario e il completamento di tutti gli impianti.
«In questi anni Genova Industrie Navali ha mirato a consolidare e rendere sempre più complementari i business delle singole aziende che ne fanno parte e le facilities dislocate nelle diverse città con l’obiettivo di valorizzare al meglio le sinergie e le singole expertise – afferma Marco Ghiglione, a.d. di T. Mariotti – Il varo di questo scafo, oltre a essere una pietra miliare di progetto, è di fatto un concreto successo nel percorso di crescita del nostro Gruppo, nonché un grande motivo di orgoglio e fiducia per il futuro».
Il programma delle attività ha subito diverse variazioni a causa della complessità delle operazioni e nel rispetto delle norme imposte dall’attuale emergenza sanitaria Covid-19. Grazie alla professionalità e alla consolidata sinergia tra le aziende coinvolte, i tecnici di Cimolai, Fagioli e Rina, le maestranze locali, la capitaneria di porto di Monfalcone, Nogaro e Grado, i piloti, gli ormeggiatori, i rimorchiatori portuali e d’altura, le agenzie marittime e tutti i professionisti coinvolti, è stato possibile portare a termine l’operazione in piena sicurezza.