In Liguria il 20% dei nuovi casi di Covid-19 registrati tra il 13 e il 16 agosto sono persone che rientrano da viaggi in Italia o all’estero. Nel dettaglio, per il 15% si tratta di residenti in Italia di ritorno da viaggi all’estero o collegati, il 2% di residenti in Italia di ritorno da viaggio in Italia o collegati, l’1% sono stranieri in viaggio e il 2% tamponi al rientro delle ferie.
A comunicare il quadro dei nuovi contagi è il responsabile prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi, intervenuto oggi pomeriggio, a Genova, nel corso della presentazione del piano anti-Covid di Regione Liguria.
Secondo i dati diffusi dal responsabile di Alisa, si abbassa anche l’età mediana dei contagi, passata dall’essere superiore ai 60 anni a essere inferiore ai 40. «Oggi il 25% dei casi ha meno di 25 anni e il 75% meno di 60 anni − spiega Ansaldi − Per questo che non si manifestano complicanze che obbligano al ricovero».
Ansaldi ha spiegato inoltre come il quadro epidemiologico italiano e ligure sia mutato negli ultimi mesi, andando verso una ripresa della circolazione del virus con un incremento dell’incidenza a causa della mobilità e dei viaggi, ma anche del rilassamento dei comportamenti e del mancato rispetto delle norme per favorire il tracciamento.
«È indispensabile garantire il rispetto rigoroso delle misure di contenimento attualmente in atto − sottolinea il responsabile di Alisa − con particolare riferimento all’impiego obbligatorio della mascherina negli spazi chiusi o all’aperto in cui non è possibile o non è garantita la possibilità di mantenere il distanziamento fisico. Necessario garantire il rispetto anche delle disposizioni per favorire l’attività di tracciamento, come la registrazione dei clienti dei ristoranti».
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