«Non possiamo non mandare la Tari, né prorogare le scadenze senza una risposta dal governo».
Il sindaco di Genova e Metropolitano Marco Bucci parla chiaro a margine dell’inaugurazione del drugstore Dm: «Tanti cittadini mi hanno scritto per protestare all’arrivo della Tari nelle cassette della posta, ma non potevamo rinviare ulteriormente i termini del pagamento».
Per Bucci in queste settimane di emergenza Covid le 14 Città Metropolitane hanno lavorato insieme nel dibattito col governo, dimostrando di saper remare dalla stessa parte al di là degli orientamenti politici: «È bastato ricevere i soldi in tempo breve e in una settimana e mezzo abbiamo completato le operazioni sui buoni spesa. Agire a livello locale è più facile. Invece ci sono miliardi promessi anni fa che devono ancora arrivare».
Bucci continuerà a pressare il governo: «Avevamo chiesto 6 miliardi, per ora ne sono arrivati solo 3». I Comuni italiani hanno bisogno di questi soldi per far quadrare i loro bilanci.
Per le utenze domestiche la percentuale di acconto è fissata nella misura del 83% con le seguenti scadenze: prima rata 30 giugno 2020; seconda rata 30 luglio 2020; terza rata 30 agosto 2020. Possibilità di versare l’acconto in unica soluzione entro il 30 giugno 2020, data di scadenza della prima rata.
Per le utenze non domestiche la percentuale di acconto della Tari 2020 è ridotta del 50% del dovuto 2019, anziché dell’83% inizialmente deliberato, con le seguenti scadenze: prima rata 15 luglio 2020; seconda rata 14 agosto 2020; terza rata 15 settembre 2020; quarta rata 15 ottobre 2020; quinta rata 15 novembre 2020. Possibilità di versare l’acconto in unica soluzione entro il 15 luglio 2020, data di scadenza della prima rata.