Chiusura in rialzo per le Borse europee sostenute dall’andamento di Wall Street in forte crescita con Dow Jones +1,01%, Nasdaq +1,37%, S&P 500 +1,12%. I rapporti Usa-Cina non si sono affatto normalizzati ma la decisione del presidente americano, Donald Trump, di procedere per ora soltanto con il divieto alle aziende statunitensi dell’uso di apparecchiature di tlc realizzate da società estere ha concentrato l’attenzione degli operatori sui titoli tecnologici e permesso ai listini di riprendersi dopo i ribassi di ieri.
Eurostoxx segna +1,44%, Eurostoxx 50 +1,56%, il Cac 40 di Parigi +1,37%, il Dax 30 di Francoforte +1,74%, l’Ibex 35 di Madrid +1,39%, il Ftse 100 di Londra +0,78%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 23.076,12 punti (+1,30%) e Ftse Mib a 21.151,80 punti (+1,38%). L’ottimismo generale e l’attenuarsi dell’effetto delle dichiarazioni rilasciate ieri dal vicepremier Matteo Salvini su deficit e debito pubblico hanno bloccato la crescita dello spread Btp Italia/Bund a dieci anni, tornato sui 278 punti base da 284 punti base di ieri sera.
A Piazza Affari la restrizione dello spread ha spinto i bancari, con Bpm + 4,3% e Ubi + 4,27%.
Sul Forex l’euro è tornato sotto la soglia di 1,12 nei confronti del dollaro: passa di mano a 1,1178 dollari (ieri a 1,1207) e vale 122,85 yen (122,7), mentre il rapporto dollaro/yen e’ pari a 109,91 (da 109,5).
In netto rialzo il greggio: il wti, contratto con consegna a giugno, guadagna il 2,1%, attestandosi a 63,3 dollari al barile.