I tempi di vendita degli immobili continuano a diminuire, anche se Genova, con i suoi 156 giorni, resta, insieme a Bari (173 giorni), il grande centro dove occorrono ancora più di cinque mesi prima di finalizzare la cessione. I più veloci sono Bologna (94 giorni) e Milano (100 giorni). La media delle grandi città è di 129 giorni, contro i 136 registrati un anno fa.
Questi i dati diffusi dal Centro studi Tecnocasa.
Tra le motivazioni il prezzo dell’immobile in vendita in linea con la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e, soprattutto nelle metropoli, l’offerta in diminuzione che ha velocizzato le decisioni di acquisto.
Sono state prese in considerazione le grandi città, i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia a gennaio 2019.
I tempi di vendita nei capoluoghi di provincia hanno una media di 151 giorni contro i 162 di un anno fa e infine i comuni dell’hinterland delle grandi città che hanno fatto registrare 163 gg, 5 giorni in meno rispetto a un anno fa.
L’analisi dal 2010 a oggi, limitata alle grandi città, evidenzia il picco nel 2012, l’anno peggiore per il mercato immobiliare in cui l’abbondante offerta e le banche più refrattarie ad erogare il credito dilatarono al massimo le tempistiche necessarie per chiudere le trattative immobiliari. Nel 2019, rileva Tecnocasa, si è vicini ai livelli del 2009, quando la crisi immobiliare era agli inizi.
Andando a vedere i dati di un anno fa si nota che a Genova si faceva ancora più fatica: 174 giorni i tempi di vendita.
Nel 2019 Tecnocasa ha anche svolto una ricerca sugli altri capoluoghi di provincia. Per la Liguria Savona registra 181 giorni, Imperia 175 e La Spezia 145.
La durata della permanenza dell’immobile sul mercato dipende da diversi fattori in particolare dall’offerta sul mercato e dalla qualità dell’abitazione. In caso di abbondante offerta o di una domanda non particolarmente vivace, come è successo nel periodo della crisi immobiliare, i tempi di vendita sono più lunghi perché i potenziali acquirenti avendo più scelta cercano con calma, “si guardano intorno”. Il tempo necessario per vendere casa si allunga anche se l’immobile non è di qualità (ad esempio è posizionato ai piani bassi, è poco luminoso o si affaccia su strade trafficate). Lo stesso può succedere se la casa è posta sul mercato ad un prezzo non ritenuto congruo rispetto alla sua qualità; in questo caso i potenziali acquirenti aspettano che il valore diminuisca o cercano altro. Quando invece il mercato diventa vivace, con domanda in aumento ed offerta in diminuzione, i tempi di vendita si accorciano perché chi cerca l’abitazione decide più velocemente, sempre che l’immobile presenti i requisiti ricercati e sia valutato al giusto prezzo.