La situazione finanziaria dell’Italia è fra i principali fattori di rischio globali indicati dal Fondo monetario internazionale nella versione aggiornata del World Economic Outlook presentato oggi a Davos.
Gli spread italiani secondo il World Economic Outlook sono scesi dal picco di ottobre-novembre ma restano alti. Un periodo prolungato di rendimenti elevati metterebbe sotto ulteriore pressione le banche italiane, peserebbe sull’attività economica e peggiorerebbe la dinamica del debito.
Altri rischi per l’economia mondiale, l’ipotesi di una Brexit senza accordo dal carattere dirompente, con contagio all’estero, un aumentato euroscetticismo intorno al voto europeo di maggio, una frenata peggiore del previsto dell’economia in Cina, un’escalation della guerra commercialeCina-Usa, uno shutdown prolungato negli Usa.
Per quanto riguarda l’Italia, il Fondo monetario internazionale nel World Economic Outlook taglia allo 0,6%, dall’1% di ottobre, la previsione di crescita nel 2019, mantenendola allo 0,9% per l’anno successivo.