Seconda giornata di incontri al Mise con il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio che ieri aveva incontrato i sindacati e oggi ha ascoltato associazioni ambientaliste, Confindustria e i rappresentati di Arcelor Mittal, la società franco-indiana che guida Am Investco, cordata vincitrice della gara per rilevare il gruppo siderurgico italiano. La delegazione di Arcelor Mittal,era composta da Lakshmi Mittal, Aditya Mittal, Ondra Otradovec, Geert Van Poelvoorde, Matthieu Jehl e Samuele Pasi.
Il ministro ha ascoltato tutti ma non ha preso una decisione. La soluzione della vicenda non sembra vicina.
Al termine dell’incontro ArcelorMittal in una nota stampa ha ribadito il proprio impegno per il rilancio industriale, ambientale e sociale dell”Ilva e si dichiarata pronta a chiudere l’operazione «entro il periodo concordato ed essere operativa dal 1° luglio 2018».
ArcelorMittal si è impegnata per un investimento totale di 4,2 miliardi di euro che comprende: più di 1,1 miliardi di euro in conto capitale per l”ambiente al fine di conseguire performance ambientali ottimali in aree cruciali, quali le emissioni nell”atmosfera e il trattamento delle acque; spese in conto capitale in ambito industriale superiori a 1,2 miliardi di euro, per recuperare la ritardata manutenzione e per effettuare un consistente programma di investimenti negli altiforni e negli impianti per la produzione di acciaio, come il rifacimento del rivestimento interno dell”altoforno n.5; 1,8 miliardi di euro di corrispettivo per l”acquisizione.
Teresa Bellanova, ex viceministro allo Sviluppo economico, commenta: «Pensavamo che su Ilva M5S e il ministro Di Maio avessero le idee ben chiare. Oggi ci rendiamo conto che sono poche e ben confuse. I fascicoli depositati al Mise sono ricchissimi di informazioni su quanto accaduto in questi anni, quando i governi Renzi e Gentiloni hanno scelto di salvare l’Ilva, e sui 32 incontri che hanno segnato il tavolo di trattativa e che ho personalmente seguito. Al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico Di Maio ha a disposizione strutture e competenze che possono ragguagliarlo al proposito. Sarebbe bene smettere di continuare a fare campagna elettorale e assumere la responsabilità del governo».