Chiudono in negativo le Borse europee turbate dalle tensioni tra Usa e Corea del Nord e dall’andamento di Wall Street. Pyongyang ha minacciato un attacco missilistico sull’isola di Guam, un consigliere del presidente Donald Trump ha dichiarato che Washington è pronta a usare tutte le misure appropriate per proteggere il paese. A New York il Dow Jones, anche a causa dei deludenti dati della produzione Usa di luglio, è tornato sotto quota 22 mila punti in avvio, perdendo circa mezzo punto percentuale. Flessione più accentuata per S&P 500 (-0,9%) e Nasdaq (-1,3%). Il Ftse 100 di Londra segna-1,4%, il Dax di Francoforte -1,1% e il Cac 40 di Parigi -0,6%.
Milano ha terminato con Ftse Italia All-Share a 23.921,81 punti (-0,71%) e Ftse Mib a 21.681,61 punti (-0,76%). Tra i pochi titoli positivi a Piazza Affari, Campari (+2%), in rimonta dopo la debolezza delle ultime sedute anche grazie all’upgrade di Societè Generale da ‘hold’ a ‘buy’ con target price alzato da 6,1 euro a 7,2 euro, Tenaris (+0,7%), Terna (+0,5%), Fca (+0,1%).
Le incertezze geopolitiche premiano i beni rifugio, con l’oro risalito oltre quota 1.285 dollari l’oncia.
L’euro/dollaro è a 1,175.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si è allargato in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano tornato sopra la soglia del 2 per cento.